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Lazio, Rossi: “Sarri straordinario con Lazzari. Tra Patric e Romagnoli… ”

Delio Rossi
L'ex mister biancoceleste torna a parlare della situazione attuale della squadra regalando chiavi di lettura interessanti per la retroguardia

redazionecittaceleste

Tra chi ha lasciato ricordi importanti dalle parti di Formello non può non esserci Delio Rossi. Una Coppa Italia vinta, nel 2009, e tanto affetto da parte di tutto il mondo Lazio portato a casa. L’ex allenatore dei biancocelesti è intervenuto allora ieri a New Sound Level, per parlare della situazione della Lazio. Queste le sue parole: “Io ho allenato per vent’anni consecutivi, volte è andata bene e altre meno. Ma la Lazio occupa un posto speciale. Vivo a Roma ancora oggi e mi trovo molto bene: sono più stimato ora di quando l’allenavo. Quando arrivai mi hanno ricordato che la cosa più importante è il campionato. E soprattutto che ci sono due squadre: la Lazio e l’altra: il derby è importante. E mi hanno sempre detto: 'se lei si comporterà bene con la Lazio poi gli si vorrà bene per tutta la vita'. Effettivamente così è stato”.

Dopo il momento amarcord, un ragionamento su Sarri. “Lui ha il suo modo di intendere il calcio, ci sono giocatori più adatti per il suo gioco e non per forza sono i migliori in assoluto. Da questo punto di vista è un maestro, mi piace. Basta vedere come ha trasformato Lazzari lavorando sulle sue mancanze. Nel calcio attuale manca la cura nel miglioramento del singolo: giocando ogni tre giorni in molti non riescono a crescere. Rimangono sempre gli stessi difetti, pur vedendo la qualità. Sarri con Lazzari ha fatto un gran lavoro. Con altri però non è stato un lavoro così certosino”.

E su Lotito, invece: “Devo sempre dirgli grazie perché mi ha portato a Roma da allenatore quasi sconosciuto e mi ha permesso di mettermi in mostra con una grande squadra e in una grande piazza. Per come l’ho conosciuto, era molto preoccupato dalla gestione dei conti. Si doveva sempre ottenere il utile con un esborso minimo. La componente tecnica era legata sempre al fattore economico”.

In chiusura, ancora la Lazio attuale. “Per come intendo il calcio mi sento abbastanza vicino a Sarri. Credo che in una squadra faccia la differenza l’asse centrale. E in tal senso la Lazio non ha i migliori giocatori a disposizione. Gli manca un centrocampista con determinate qualità, manca un Leiva più giovane, non è facile trovarlo. Manca anche un difensore centrale dominante, oltre a una alternativa a Immobile. Romagnoli? Quando lo vedo giocare insieme a Patric trovo lo spagnolo più dominante”.