Lazio, Sarri contro l’ostacolo Juric: l’ultima vittoria quasi tre anni fa

Quella tra Lazio e Torino ormai non è più una partita come le altre. Sia sul campo che fuori ormai quella tra i biancocelesti e i granata è diventata una vera e propria rivalità. Dall’incredibile svista di Giacomelli dell’11 dicembre 2017, al caso tamponi per l’andata della stagione 2020/21 con clamoroso 4-3 nel finale griffato Caicedo-Immobile. Un epilogo che mandò talmente su tutte le furie Cairo che al ritorno attaccò il numero 17 biancoceleste negli spogliatoi dell’Olimpico intimando "Hai giocato col sangue agli occhi" e accusandolo di aver giocato da positivo al Covid.

Quasi un thriller anziché una semplice sfida che però sul campo per la Lazio dovrà tramutarsi in un risultato positivo. Ci sarà senza dubbio da invertire il trend contro il Toro visto che nella scorsa stagione sono arrivati solamente due pareggi, entrambi per 1-1. Col Comandante in panchina i confronti con Juric sono stati sempre ostici, con la Lazio sempre costratta a rincorrere. Per questo sarà opportuno cambiare al più presto questo ritmo, discorso che vale anche per lo stesso Sarri. L'ultima vittoria contro il tecnico croato risale infatti a quasi tre anni fa. Era il 21 settembre 2019 e la Juve del Comandante batteva il Verona per 2-1. Da lì una sconfitta al ritorno con lo stesso risultato e appunto due pareggi con la Lazio.

Non sarà perciò una gara semplice per i biancocelesti, mentre il Torino ci arriva senza il nuovo acquisto Miranchuk, subito determinante all'esordio. "Mi dispiace tantissimo per lui. È arrivato, ha fatto un allenamento e ha segnato. Non ce l'avremo per un lungo periodo e mi dispiace perché lui ha caratteristiche uniche", ha dichiarato il tecnico granata, aggiungendo: "Demba Seck invece è reintegrato. Lukic sarà con noi, ma non avrà la fascia da capitano. In seguito vedremo come andranno le cose. Schuurs è arrivato ieri, ha i suoi pregi e difetti come tutti. Cercheremo di inserirlo nei meccanismi il prima possibile". Infine sulla Lazio: "I biancocelesti sono migliorati sia come espressione di gioco sia come singoli che hanno coperto i punti deboli dell'anno scorso. Contro il Bologna hanno fatto una grande partita, ribaltando il risultato e giocando con l'uomo in meno".