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Lazio-Sassuolo, Sarri: “Dopo il derby pretendo un finale di livello”

Maurizio Sarri in conferenza stampa

Le parole del tecnico dei biancocelesti intervenuto oggi in conferenza stampa alla vigilia della gara di domani pomeriggio contro i neroverdi

redazionecittaceleste

Giornata di vigilia a Formello per i biancocelesti, che domani alle 18:00 scenderanno in campo allo stadio Olimpico contro il Sassuolo. Ritorna il campionato, la Lazio dovrà scendere in campo con il piglio giusto per riscattare la brutta prestazione nel derby e rilanciarsi in vista del rush finale di stagione. Intanto, dalla sala stampa di Formello è intervenuto in conferenza stampa il tecnico della LazioMaurizio Sarri. Di seguito le sue parole.

Maurizio Sarri

Sulla ripartenza dopo il derby

"Mi aspetto un finale di stagione buono da tutti. Anzi, lo pretendo. Il derby va riscattato con un finale di stagione di livello. Al di là del piazzamento, mi aspetto carattere in queste ultime otto partite. Lotito l'ho visto solamente ieri, l'obiettivo però era quello di parlare con i giocatori. L'ho fatto prima io e poi il presidente. Questo è stato il motivo del nostro recente incontro. Contro la Roma una partita inspiegabile per atteggiamento. Gara già finita dopo un minuto. Sono arrabbiato con i calciatori e con me stesso. Alla vigilia del derby mi sembrava che la carica non fosse la migliore. Ho provato ad intervenire ma evidentemente non l'ho fatto nella maniera più corretta. Il futuro? Per me il futuro è il Sassuolo".

Sul mercato e Immobile

"Voglio sperare di avere a disposizione dei professionisti di alto livello. I professionisti sanno che non esistono partite inutile. Ogni gara ha dei risvolti che possono essere positivi o negativi. Perciò voglio sperare in calciatori che daranno il cento percento fino alla fine. Immobile? Ci ho parlato subito e gli ho detto sta diventando il capro espiatoria di una situazione. Non se la deve prendere, deve capire cosa c'è dietro queste cose. Sarà lui a decidere del suo futuro in azzurro. Quando l'ho visto mi è parso combattivo e fiducia nei suoi confronti".

Sulla mentalità e la Nazionale

"L'aspetto tattico centra poco e niente. Il motivo è difficile da scovare, se qualcuno di noi fosse riuscito a capirlo saremmo corsi ai ripari. Di recente sembravamo andare meglio. Purtroppo ci siamo ricaduti nella domenica meno opportuno. Dobbiamo lavorre su questo per capire se la colpa è del carattere di alcuni giocatori. La motivazione di tutto questo non è comunque una soltanto. Se fossi in Ciro farei una scelta sulla Nazionale, ma non la dico perché lui sa cosa fare. Adesso sono meno critico di prima ma resto dell'idea che le nazionali non rappresentano più un movimento. Se fosse così l'Inghilterra sarebbe campione d'Europa e del Mondo. Ma nei vari campionati gli stranieri sono troppi. Il nostro calcio ha dei problemi e mi sembra evidente. Se vediamo Bundesliga e Premier è un conto, se vedi la Serie A sembra di stare cinquant'anni indietro. Quando parlo dei terreni di gioco sembro uno che si lamenta. Ma la mancata cura dei dettagli l'abbiamo pagata. Dopo vent'anni dalla vittoria del Mondiale non siamo nemmeno una Nazionale da seconda fascia".

Sui singoli

"Basic non si è involuto ma ci aspettavamo di più. Lui sarà il futuro della Lazio e su questo non ho grossi dubbi. Poi bisognerò vedere quanto tempo ci metterà. Marusic si è allenato anche ieri nonostante un problema che si porta dietro da mesi. Lazzari è in ripresa dopo un lungo stop. Ha anche giocato nelle ultime due partite. Arrivato alla terza settimana sta crescendo anche lui".