Sono passati esattamente 23 anni da quando la Lazio, allenata da Sven-Göran Eriksson, festeggiava sul prato dell'Olimpico il secondo Scudetto della storia biancoceleste. Era la Lazio di Cragnotti, una squadra di campioni che ad inizio stagione era riuscita ad aggiudicarsi la Supercoppa Europea contro il Manchester United. Per chiudere il cerchio mancava il trionfo in campionato. Soltanto sfiorato nella stagione precedente, condizionata dall'errore sul gol annullato a Vieri nello scontro diretto contro il Milan, che poi si laureò campione d'Italia al termine di quella stagione. A un anno di distanza la squadra di Cragnotti portò nella capitale diversi nuovi innesti.
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Lazio, 23 anni fa il secondo Scudetto: Olimpico in festa e diluvio a Perugia
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Tra questi Veron, Simeone e Simone Inzaghi, decisivi nel 3-0 rifilato alla Reggina. Era il 14 maggio 2000 e ai capitolini non bastava portare a casa i tre punti, bisognava tenere d'occhio il risultato di Perugia-Juventus. Splendeva il sole su quasi tutte le città italiane, mentre nel capoluogo umbro si abbatté un violento acquazzone. Collina, arbitro della sfida dei bianconeri, fu prima costretto a fermare la partita e poi a controllare per quattro volte le condizioni del campo prima di far riprendere il gioco. Il Perugia portò a casa il risultato con il gol di Calori, e dopo un'ora di ritardo rispetto al preventivato, alle 18:04, arriva il triplice fischio della sfida. Tutto il popolo laziale all'Olimpico segue trepidamente la partita, prima di alzare le braccia al cielo e festeggiare il secondo Scudetto nella storia biancoceleste.
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