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Lazio, sfregiata nuovamente la targa intitolata al presidente Lenzini

Gualtieri
Ennesimo atto di inciviltà da parte dei tifosi romanisti. Nuovamente sfregiata la targa in onore del presidente biancoceleste Umberto Lenzini

redazionecittaceleste

AGGIORNAMENTO - Anche la società biancoceleste, attraverso un comunicato rilasciato sul sito ufficiale, ha condannato l'atto vandalico nei confronti della targa. "Dopo l’intervento dei tecnici dell’AMA che ieri hanno rimosso la vernice gialla e rossa con cui la targa era stata imbrattata nella notte precedente, l’incisione marmorea dedicata allo storico Presidente biancoceleste è stata nuovamente oggetto di un atto incivile, contrario a qualsiasi cultura del tifo sano e appassionato. La targa è stata sfregiata nella parte inferiore, quella recante la scritta S.S. Lazio. Numerose le condanne del gesto e gli attestati di solidarietà al club biancoceleste sia dalle Istituzioni sia dal mondo sportivosi legge nella nota pubblicata dalla società biancoceleste.

Ennesimo atto di inciviltà da parte dei tifosi romanisti, che hanno oltraggiato nuovamente la memoria dello storico presidente biancoceleste Umberto Lenzini. La targa, inaugurata l'altro ieri in via Vezio Crisafulli a Val Cannuta, era stata da subito imbrattata con i colori giallo e rosso nella notte di ieri. Preciso e puntuale l'intervento del Comune, che ha da subito rimediato all'ennesima caduta di stile da parte dei tifosi giallorossi, ripristinando la targa. Questa notte, però, l'episodio si è ripetuto: il marmo è stato spaccato, scatenando l'indignazione dei tifosi biancocelesti. In questo caso, ovviamente, la targa verrà completamente sostituita con tempi d'intervento più lunghi.

Un accanimento inspiegabile, che aveva già lasciato sbigottito nella giornata di ieri l'Assessore allo Sport Alessandro Onorato. Queste le sue parole: "Un gesto vile, che offende l'uomo, la società e tutti i tifosi. La targa del Parco Umberto Lenzini, il presidente del primo storico scudetto della Lazio, imbrattata con i colori giallorossi è un'offesa grave, che non appartiene al tifo sano". Un gesto ripetuto quindi nuovamente a 24 ore di distanza che offende per l'ennesima volta la memoria del presidente Lenzini. Lo stesso Assessore presenterà denuncia alla Digos, che sarebbe già in possesso di una foto del presunto responsabile del primo atto vandalico della notte di ieri.