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Lazio-Spezia, finalmente la terza consecutiva: gara perfetta all’Olimpico

Lazio-Spezia
La squadra biancoceleste ne fa quattro e vince senza soffrire contro i liguri. Sbaglia Ciro dal dischetto, per la top 10 è questione di tempo

redazionecittaceleste

Il primo lunch match della stagione si apre con la festa sugli spalti. Sono 40mila i tifosi presenti per Lazio-Spezia, che segna anche l’inaugurazione della Curva Sud che diventa ufficialmenteCurva Maestrelli. La partita sembra mettersi sui binari giusti anche circa sessanta secondi dopo il fischio d’inizio. Incursione in area dello Spezia con Luis Alberto a servire Immobile, che viene steso da Ampadu. Sacchi fischia rigore, Ciro si presenta dal dischetto contro Dragowski ma il tiro si perde alto sotto la porta lato Curva Nord. La disperazione di Immobile è curata dai cori della Nord per il suo capitano, la festa invece è rimandata di dieci minuti. Dopo un paio di incursioni potenzialmente pericolose, la Lazio colpisce con Zaccagni, imbeccato da Felipe Anderson. L’Olimpico esulta ma è solo il preludio della vera esplosione.

Milinkovic

Al 24esimo, sugli sviluppi di una punizione, la palla vaga al limite dell’area di rigore dello Spezia. La coordinazione di Romagnoli è perfetta: palla colpita al volo che si insacca a fil di palo alla sinistra di Dragowski. È 2-0 Lazio, ma soprattutto è la prima rete del centrale in maglia biancoceleste: lui e l’intero stadio esplodono di gioia, festa grande all’Olimpico. Qualche minuto più tardi Lazio ancora pericolosa, questa volta sugli sviluppi di un corner: la palla finisce sulla parte alta della traversa dopo un colpo di Milinkovic. È l’ultima vera occasione del primo tempo: si va al riposo sul doppio vantaggio biancoceleste. La seconda frazione inizia con un cambio: fuori Patric, al suo posto entra Gila. Come nel primo tempo, poi, c’è subito un'occasione da rigore: Milinkovic a braccia larghe in area biancoceleste, dopo diversi secondi di attesa però Sacchi dice che è tutto ok.

La partita scorre via per un quarto d’ora senza alcuno squillo. Al 61esimo parziale riscatto per Immobile che supera Dragowski e, da defilato, serve Zaccagni. Palla girata ancora per Milinkovic che segna il 3-0 dei biancocelesti con un rigore in movimento. Subito dopo, doppio cambio: fuori Lazzari e Immobile, da poco recuperati, dentro Hysaj e Pedro. Felipe Anderson si sposta al centro dell’attacco. Al 70esimo gloria anche per Provedel, bravissimo su una dormita difensiva della Lazio. Tre minuti più tardi altro cambio per Martusciello: fuori Luis Alberto, dentroVecino. Passano cinque minuti e finiscono gli slot per i cambi: fuori Cataldi, dentro Marcos Antonio. La gara continua senza squilli fino al recupero: Milinkovic chiude una prestazione mostruosa con la sua doppietta personale.