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Lazio, Vecino: promessa mantenuta. Restituita la Champions “rubata”

Matias Vecino
Dopo 5 anni Vecino ha restituito la Champions "rubata" nel 2018 al termine di una stagione disputata ad altissimo livello agli ordini di Sarri
redazionecittaceleste

Arrivato nello scetticismo generale appena un anno fa ma chiesto a gran voce da Sarri per rinforzare il suo centrocampo. Matias Vecino era arrivato con una promessa fatta ai tifosi: quella di dare il massimo per riportare la Lazio in Champions League. Quella Champions che lui aveva "rubato" proprio alla Lazionel 2018 quando all'ultima giornata, con ancora addosso la maglia dell'Inter, il suo colpo di testa quasi allo scadere aveva condannato all'Europa League i biancocelesti di Simone Inzaghi. Dopo 5 anni Vecino si è fatto perdonare dai tifosi della Lazio ricoprendo un ruolo tutt'altro che marginale in questa squadra.

Reinventato regista da Sarri per dare alternative a Cataldi e a un Marcos Antonio mai realmente idoneo al gioco del tecnico toscano. Oltre 2mila i minuti giocati (2.283' in tutte le competizioni) e, nonostante qualche errore grossolano sotto porta (in casa con la Salernitana e nella trasferta di Cluj), anche con 4 gol all'attivo: 2 in Europa League (doppietta all'esordio contro il Feyenoord) e 2 in campionato. In Serie A invece, al colpo di testa che ha aperto la fiera del gol nella trasferta di Firenze (0-4) ha fatto seguito quello di ben altro valore contro il Napoli al Maradona. Oltre ai numeri l'importanza di Vecino è stata altissima per la sua duttilità e capacità di adattamento nei momenti di difficoltà della squadra.