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Lazio-Verona, Sarri in conferenza: “Oggi buona risposta ma terreno pessimo”

Sarri
Le parole di mister Sarri in conferenza stampa al termine della partita contro il Verona, direttamente dalla pancia dello stadio Olimpico

redazionecittaceleste

Al termine della gara odierna tra la Lazio e il Verona, vinta dai biancocelesti con tanta sofferenza, interviene in sala stampa allo stadio Olimpico il mister Maurizio Sarri. Di seguito le sue parole.

Il primo gol è arrivato tardi, ma la squadra è sembrata tranquilla. Che passaggio è quello di oggi nel processo di crescita mentale post Europa League?

Era una gara difficile contro una squadra complicata da affrontare, viene a prenderti uomo contro uomo e crea enormi problemi nelle uscite da dietro. I problemi oggi sono stati notevolmente amplificati dalle condizioni del terreno di gioco, che non è degno di rappresentare Roma. Faccio un appello a chi di dovere di sistemare il terreno perché così non è da livello professionistico. La squadra è stata brava ad avere pazienza, solitamente si spendono in questi casi tante energie fisiche e mentali.

Questa continua aggressione uomo contro uomo porta a far calare negli ultimi venti minuti l’intensità e rischiare. La squadra è stata brava nella pazienza dimostrata. Per l’Europa vediamo, oggi è una buona risposta da parte di tutti. Anche pensando a quella di giovedì: hanno giocato in 18-19, tutti hanno risposto bene fisicamente e mentalmente. Davanti siamo un po’ limitati, stiamo chiedendo tanto, forse troppo ai giocatori offensivi. Speriamo nel rientro veloce di Pedro”.

Cosa è successo a bordocampo?

Ho avuto la sensazione che il direttore del Verona, che conoscono da tanti anni, mi avesse fatto un gesto per dirmi mettere a sedere, ho reagito per quello. Poi a fine partita scherzando ci siamo chiariti, mi diceva di star calmo. Ci abbiamo riso sopra”.

I lanci lunghi di Provedel li rivedremo? È l’imprevedibilità di Luis Alberto ad aver aiutato la Lazio?

Quando entra fresco contro squadre in calo di intensità fa valere il doppio le sue qualità tecnica, probabilmente giocando nei primi trenta sarebbe stato tutto diverso. Ma quando ci sono queste situazioni può essere il cambio decisivo. I lanci di Provedel? Si doveva uscire lunghi spesso, anche rasoterra. Loro a volte lasciano il difensore centrale in uno contro uno con l’attaccante, ti portano a cercare questo tipo di soluzioni, ma noi dobbiamo cercarle solo in casi di assoluta necessità”.

La Lazio ha mostrato grande solidità difensiva, quali sono le sue sensazioni?

In questo momento sono più contento della solidità difensiva che del numero di gol fatti. Se ne prendi tanti è inutile quanti ne fai. Se si riuscisse a invertire la tendenza dello scorso anno in fase difensiva i punti arriverebbero lo stesso. Poi è chiaro che se si fanno 45’ come col Feyenoord sono contento, è il calcio che amo. Ma so che in questo momento la solidità è la cosa più importante”.

La Curva vi ha sostenuti per 90’ e ha esposto prima della gara uno striscione a supporto anche dell’allenatore. Si sta creando un’alchimia come a Napoli?

Spero di sì, quando in un posto ti trovi bene - e per un allenatore non è semplice perché si è sempre esposti a critiche - vuol dire che i meriti sono di tutti. Le persone che trovo a Formello sono sempre affettuose in modo micidiale nei miei confronti. Ho un rispetto enorme di questa tifoseria, ho iniziato molto velocemente a sentire mio questo ambiente, a sentire di essere parte dell’ambiente Lazio. Questo mi dà gusto”.

Come ha visto il contatto Cancellieri-Kallon? Perché il Var non è stato interpellato?

Secondo me non era fallo, ha messo il corpo tra lui e la palla. Ma ero minimo a 80 metri, non ho avuto paura del rigore contro. Ma ero lontano e non l’ho ancora rivista in video. Il Var? Sono tre anni che non ci capisco nulla”.

Un giudizio su Casale e Marcos Antonio? Come ha visto atleticamente la Lazio?

Casale ha fatto 5 minuti nervoso e impacciato e poi si è sciolto e ha fatto bene. Marcos ha giocato una gara non ideale per le sue caratteristiche, ma è dotato di grande palleggio e ha personalità, non si nasconde mai. Vuole la palla anche con l’uomo addosso, sono prestazioni che ci danno fiducia per il futuro. Siamo la squadra che corre di più, la Lazio sta bene, se sbaglia alcune gare in questo momento è perché lo fa mentalmente”.