Il guizzo da attaccante puro nella giornata del ritorno in Champions League della Lazio davanti ai propri tifosi ed un punto che vale oro. Prima ipnotizza Lino tenendo in vita il risultato, poi fa esplodere gli spalti con un colpo di testa glaciale. La serata perfetta di Ivan Provedel, all'esordio in Champions, a coronamento di una carriera in cui si è dovuto conquistare tutto, anche il ruolo di portiere. Tutti vedevano Ivan come attaccante puro, tra loro anche Gianfranco Zigoni.
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Lazio, Zigoni: “Provedel? Segnava a raffica, lo mettevo in porta solo…”
Lo storico attaccante di Verona e Juventus lo ha allenato tra le fila del Basalghelle, era il suo centravanti negli Esordienti. Lo ha chiamato il giorno dopo la partita per complimentarsi con lui, anche se l'ambizione del portiere biondo è sempre stata parare e non segnare, come ricorda al Corriere dello Sport. "Ogni tanto lo mettevo in porta per accontentarlo, ma era il più alto, segnava raffiche di gol e anche la mamma voleva giocasse fuori" - ha ricordato Zigoni al quotidiano romano. Chissà se la carriera del pordenonese sarebbe decollata ugualmente da centravanti, ciò che è certo è diventato la garanzia della Lazio tra i pali. Decisivo in entrambe le aree di rigore: ha avuto ragione Ivan, anche se il vizio da bomber non sembra averlo perso.
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