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Rebus Lazzari: quale futuro per lui nella Lazio di Sarri?

Manuel Lazzari

L’esterno ex SPAL viene indicato spesso tra i nomi dei principali indiziati nell’elenco dei cedibili. Ma la verità potrebbe essere un’altra

redazionecittaceleste

La Lazio riparte da Sarri. Scelta epocale quella del presidente Lotito, che proietta la società biancoceleste un gradino più in alto rispetto a quello occupato negli ultimi anni. Ma quali saranno le ripercussioni, invece, per la squadra? La prima, la più ovvia ed evidente, sarà il cambio della linea difensiva. Addio difesa a tre e benvenuta linea a quattro, spesso richiesta dai tifosi anche all’ex tecnico Simone Inzaghi. Ma il tecnico piacentino aveva fatto del suo 3-5-2 un vero e proprio marchio e, in base a quello, aveva chiesto alla dirigenza determinati giocatori. Tra questi Manuel Lazzari, che ora ha davanti a sé un futuro tutto da scrivere.

 Maurizio Sarri

Destinato all’addio?

Tra Giacomense, Spal e Lazio Lazzari ha disputato in carriera 318 partite. Di queste, 254 le ha fatte da esterno di centrocampo. Numeri che parlano chiaro e lasciano pochi dubbi su quale sia il ruolo del giocatore. Non sappiamo ancora quale sarà il modulo scelto da Sarri, che ha sempre utilizzato 4-3-3 o 4-3-1-2. Ma anche senza risolvere questo dubbio, le certezze sono due. La prima, che la Lazio del prossimo anno non giocherà con esterni di centrocampo; la seconda, che sarà necessario acquistare giocatori dal mercato. E, conseguentemente, ci sarà bisogno di fare cassa. Mettendo insieme le cose, viene facile pensare che Manuel Lazzari sia uno dei giocatori più in bilico. Ma ne siamo davvero sicuri?

Toccherà a Sarri

Sarà il nuovo tecnico biancoceleste l’ago della bilancia. Le caratteristiche di Lazzari sono note, quest’anno ha continuato a far vedere capacità di corsa assolutamente importanti, a cui è difficile rinunciare. Per questo, Maurizio Sarri probabilmente proverà a reinventare il giocatore nel ruolo di terzino. Lazzari, da parte sua, come il suo nuovo allenatore, ha fatto tutta la gavetta dalle serie inferiori, sa cosa significano impegno e sacrificio. E proverà ad adattarsi, ad arretrare di una ventina di metri, con un po’ di attenzione in più in fase difensiva e la stessa incessante corsa. Per continuare a essere una pedina fondamentale dello scacchiere biancoceleste.