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RIVIVI IL LIVE | Vecino: “Voglio sentirmi utile, Lazio nel mio destino”

Matias Vecino
Matias Vecino, nuovo centrocampista della Lazio, è intervenuto in conferenza stampa a Formello per presentarsi ai nuovi tifosi: le sue parole

redazionecittaceleste

Non solo Alessio Romagnoli. Come anticipato, questo pomeriggio anche l'ultimo arrivato in ordine di tempo, Matias Vecino, ha rilasciato le prime dichiarazioni ufficiali da calciatore della Lazio. Insieme al difensore, segue quindi le conferenze di presentazione di altri due nuovi acquisti, Nicolò Casale e Matteo Cancellieri. Dopo un lungo corteggiamento, spesso a fasi alterne, alla fine l'ex Inter è approdato in biancoceleste arrivando a parametro zero e ora punta a dare il massimo nella sua quinta esperienza in un club italiano. Ecco come il nuovo numero 5 della Lazio ha risposto alle domande dei giornalisti presenti oggi in conferenza stampa.

Prende la parola il ds Igli Tare: “Buongiorno a tutti. Oggi per me è una giornata molto bella perché abbiamo il piacere di presentare due grandi acquisti, grazie anche all’intervento del presidente nelle ultime fasi delle trattative. Possono arricchire molto il valore di questa squadra. Iniziamo da Alessio, che è un piacere anche presentarlo per il fatto che il sogno di un tifoso di questo club che si avvera. Per tanti anni è stato nel cassetto, oggi siamo qui dopo tanti anni aspettando il giorno. Oggi siamo felici di presentarlo. È ungiocatore di grande esperienza, capitano del Milan. Sarà anche qui un giocatore di spessore anche fuori dal campo con la sua esperienza e al fianco di tanti grandi campioni che abbiamo qui.

Matias invece è una richiesta importante fatta dal nostro allenatore. Insieme al presidente abbiamo ritenuto la richiesta giusta e l’abbiamo accontentato, ma soprattutto abbiamo valutato come un grande innesto di grande valore anche fuori dal campo. È un giocatore di grande esperienza anche internazionale. Oggi arrivano due campioni che ci daranno una grande mano a far crescere i giovani che abbiamo nella nostra squadra”.

Prende la parola il presidente Claudio Lotito: “La genesi di questi acquisti era stata precostituita con il direttore. Ha tenuto sempre vivo il rapporto con Romagnoli, per poter un giorno come è successo adesso realizzarlo. Siamo partiti con un certo allestimento della quadra poi abbiamo ritenuto di dover inserire elementi di grande spessore, esperienza e peso passionale. Lui è venuto alla Lazio perché ha nel cuore questi colori e perché ritiene che potesse essere un valore aggiunto, come abbiamo fatto noi. In questo contesto abbiamo agito per poterlo portare a casa.

Altrettanto è stato con il qui presente Vecino, sono andato anche a casa del suo procuratore. Ci tenevamo molto che verissime alla Lazio perché costituire un elemento importante e di spessore internazionale. In determinati momenti ci è mancato il mantenimento della tensione, penso che con loro questo problema verrà meno. Ritengo che la squadra con questi innesti possa competere in modo tare da poter dare ai tifosi grande soddisfazione”.

A livello di compagni di reparto, come ti sei trovato e come ti hanno accolto i nuovi compagni ieri? Hai parlato già con Sarri? Che ruolo avrai in questa rosa?

L’impatto sicuramente è stato molto buono, al di là del fatto che non avevo giocato in altre squadre con nessuno di loro. Li conoscevo già da anni ed è stato bello. Il mister mi conosce bene, sa quali sono le mie caratteristiche e sa dove posso servire. Io vengo a dare una mano, mi metto a disposizione, sarà il mister a scegliere il momento e le partite”.

La Lazio era nel tuo destino secondo te? Hai mai pensato che ti saresti trovato qui prima o poi? E cosa pensi dei tuoi compagni?

Se sono qui è merito del destino. In altre occasioni si era parlato della possibilità di venire qui poi non si è fatto nulla. Oggi sono qui e sono contento. I compagni di centrocampo sono fortissimi e lo dimostrano da anni, li abbiamo affrontati parecchie volte, so bene dove siamo arrivati e so che posso dare il mio contributo. Abbiamo caratteristiche diverse e ciò che conta è essere sempre più completi”.

Hai trovato un Sarri diverso?

No, è la stessa persona anche nel modo di parlare e spiegare le cose. Sono tornato indietro nel tempo. Anche con Martusciello ho condiviso due anni all’Inter, è un vantaggio conoscere giàcome lavorano”.

Quali sono i tuoi obiettivi e secondo te qual è quello della Lazio?

Il mio è tornare a sentirmi un giocatore utile, le ultime due stagioni sono state difficili. Ho tanta voglia e tanta fame di tornare a essere quel giocatore, questo è l’ambiente ideale con un allenatore che mi stima e mi conosce. A livello di squadra penso si possa migliorar tanto, l’obiettivo di tornare in Champion penso sia alla nostra portata. Dipende da noi ma abbiamo tutte le carte in regola”.

Che valore aggiunto dà l’esperienza in nazionale?

È importante, è una cosa unica per ogni giocatore. Ho giocato un Mondiale, diverse Copa America. Sono partite con alta tensione, c’è un paese dietro. Sicuramente dà qualcosa in più, tra qualche mese ci sarà il Mondiale. Ogni partita internazionale aggiunge qualcosa al bagaglio di ogni giocatore”.

Ti sei allenato molto con altri compagni di nazionale. Come stai e cosa puoi dare in termini di esperienza? La Lazio in passato ti è sembrata bella ma poco cattiva?

Mi stavo allenando con la nazionale insieme ad altri due compagni come Caceres e Cavani oltre alla nazionale Under 20. Mi sento in buona condizione. Penso che ognuno dei nuovi arrivi mette le proprie caratteristiche. Se sono qui è perché serviva un giocatore con le mie caratteristiche. Sono pronto a mettere in campo quello che so”.