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RIVIVI IL LIVE | Lazio-Sassuolo, Tudor: “Domani sarà una finale. Kamada? Vuole restare”

Igor Tudor
Il tecnico biancoceleste interviene in conferenza stampa da Formello alla vigilia della partita contro i neroverdi per presentare la sfida
Edoardo Pettinelli Redattore 

Ultima giornata di campionato alle porte per la Lazio, impegnata domani sera - ore 20:45 - all'Olimpico contro il Sassuolo già retrocesso. Serve non perdere alla squadra biancoceleste avere la certezza aritmetica di un posto in Europa League. Proprio per presentare la partita di domani, intanto, il tecnico biancoceleste Igor Tudor interverrà in conferenza direttamente dalla sala stampa del centro sportivo di Formello alle ore 14:00. Come sempre, Cittaceleste seguirà l'evento con una diretta scritta.

Che tipo di squadra si aspetta domani?

"Domani sarà una gara importante, per finire nel miglior modo possibile. E' tutto aperto, vogliamo finire con una bella gara con la migliore Lazio possibile contro una squadra già retrocessa. Questa cosa potrebbe far sembrare la partita di un certo modo ma io non mi fido di nessuno e dobbiamo dare il massimo".

In settimana abbiamo visto una grande Atalanta: parlando di tattica è un po' un modello per la Lazio? Arrivare a giocare in quel modo lì? Per arrivarci questa rosa va rivoluzionata?

"Il calcio di Gasperini lo conosciamo tutti, fa bene da tanti anni. La società insieme con l'allenatore ha fatto questo percorso. E' un modello da seguire, un modello di idee e programmazione; di dare importanza all'allenatore appoggiato da persone con capacità e visione. E' un modello da seguire anche in Europa. La rosa? C'è gente che è perfetta, gente che può stare e gente che fa più fatica però io devo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché tutti si sono messi a disposizione e hanno dato il massimo tirando bene fino alla gara di domani. Poi ci sederemo e faremo le nostre programmazioni e vedremo".

Kamada? Sta cercando di capire se resterà?

"La sua volontà c'è. Dovrebbe vedersi in questi giorni con la società per fare questa cosa. Speriamo di risolverla il primo possibile".

Dove bisogna migliorare in vista del prossimo anno?

"Io penso che non ci sia mancato niente. Abbiamo fatto tanto bene, tirando forte dalla prima all'ultima gara. Abbiamo vinto tanto ma non si possono vincere tutte le partite. Il bilancio è positivo, sono molto contento del lavoro fatto e sono fiducioso per il futuro. La base buona c'è per fare be il prossimo anno".

L'idea di base è ripartire da giovani o cambiare?

"Di queste cose ne discuteremo con il club. Tutti i club vogliono giocatori giovani e forti. Nel senso che gli investimenti si fanno anche per una futura rivendita. C'è il business e poi ci sono i risultati. Tutti vogliono giovani che portano i risultati. Dovremmo essere bravi nel creare la squadra. E' una qualità come in tutti i settori di lavoro. Se scegli bene farai una bella stagione altrimenti avrai un futuro meno buono. Non c'è tanta filosofia su queste cose. Vedremo se saremo bravi a fare il lavoro sul mercato, di far contenti tutti quanti".

In questi due mesi si è sentito al centro del progetto Lazio?

"Mi sono sentito importante sotto tutti i punti di vista. Questo perché quando ci siamo parlati all'inizio erano questi gli accordi altrimenti on sarei venuto. La Lazio ha sempre dato fiducia all'allenatore e questo è uno dei motivi per cui sono venuto. Penso che insieme abbiamo fatto due mesi più che giusti con il direttore  e ora serve un grande lavoro di programmazione per il prossimo anno. Io voglio essere importante sulle scelte perché credo che così deve essere. Penso che l'appoggio ci sia quindi da lunedì ci metteremo al lavoro".

Che Felipe ha conosciuto? Lei lo avrebbe blindato a Formello?

"Voi lo conoscete meglio di me. Io ho visto un ragazzo che tutti vorrebbero. Un ragazzo eccezionale, anche troppo buono forse dal punto di vista umano. Da appoggio, ha valori umano che uno vorrebbe sempre dentro lo spogliatoio. Il calciatore poi è allo stesso livello della persona: eccezionale. E' completo, gioca ovunque. Tutte queste descrizioni rispondono alla domanda".

Lei ha un particolare rimpianto? Questa squadra può migliorare dal punto di vista mentale?

"Io penso che dal punto di vista mentale già siamo cresciuti. L'ultima gara ne è la dimostrazione: andare in casa dei Campioni d'Italia, che schiera la formazioni migliore. Noi abbiamo fatto un gara completa: per me sono segnali importanti. Io ho visto tutte le gare dell Lazio contro squadre come l'Inter e questa gara mi da la sensazione di essere cresciuti. Poi tutte le gare non possono essere allo stesso livello. Qualche sbagli si è fatto, come è giusto che sia, ma bisogna imparare in fretta da questo lavoro. Poi chi entra dopo 2 mesi deve ancora scoprire qualcosa dei suoi giocatori. È una scuola per il futuro".

Da quando è arrivato ha una media punti da prima della classe? Domani si giocherà anche sul piano emotivo.

"Sì domani sarà un momento emozionante. Con Boksic parlavamo tanto di Eriksson. Sono stati tempi più romantici ma sarà un piacere vederlo e sarà emozionante sentire dire cosa avrà da dire. E da quelle parole dovremmo trovare motivazione".

Manca un po' di concentrazione nel finale?

"E' successo che a Milano Gila ha chiesto il cambio e quello un po' ci ha penalizzato. Sono dettagli che poi succedono a un minuto dalla fine ma anche prima e succede a tutti. Fa parte del calcio, non penso ci sia qualcosa di cui preoccuparsi".

Cosa la preoccupa del Sassuolo?

"Se tu vedi la rosa non merita di essere retrocessa. Io non mi fido comunque di nessuno, i ragazzi lo sanno. Bisognerà battagliare, ci sono migliaia di partite che sono state così. La preparo come una finale".