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Mattia Peruzzi: “La Lazio un sogno, ora nuove sfide. Con mio padre…”

Mattia Peruzzi

Le parole di Mattia Peruzzi, portiere ed ex biancoceleste nonché figlio di Angelo, a poche settimane dal suo trasferimento

redazionecittaceleste

Mattia Peruzzi, figlio di Angelo e ormai ex portiere della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com. Un confronto con il padre - per questo la scelta di scrivere solo “Mattia” sulla maglia - ma anche i sogni e le prospettive future, parlando anche dell’addio ai biancocelesti. Di seguito le sue parole.

Sul rapporto con il padre 

"Sono orgogliosamente figlio di mio padre però non voglio che questa cosa diventi un assillo. Sicuramente mi confronto molto con lui, ma senza dubbio sarebbe irrispettoso fare qualsiasi paragone. Lui ha vinto tantissimo, tutto: è il mio eroe. E poi diciamo la verità: papà ha una stazza e un fisico che sono assolutamente impossibili da emulare. Per quanto riguarda me, in futuro mi piacerebbe poter arrivare in alto e magari giocare addirittura in Nazionale e in Champions League. Sognare è sempre bello, ma mio padre mi ha sempre detto di divertirmi: il calcio deve essere per prima cosa un gioco. Capita che lui mi dia qualche consiglio, ma considerando la mia età l’ho visto pochissimo dal vivo. Mi sarebbe sicuramente piaciuto assistere ad alcune delle sue partite storiche, ma l’ho studiato molto dai video. I più forti? Oggi secondo me sono Donnarumma e Alisson”.

 Angelo Peruzzi

Sul passato e sul trasferimento

Penso di essere nato con il pallone sotto il braccio. Quando ero piccolo, oltre al pallone avevo sempre con me anche i libri di animali: sono queste le mie due grandi passioni. Giocavo già quando ero piccolissimo, in piazza e in strada. Inizialmente giocavo come attaccante, poi però i vari allenatori mi hanno arretrato sempre di più. E alla fine abbiamo scoperto quella che è la mia vera vocazione. Giocare alla Lazio, per me che sono laziale, è stato senza dubbio un sogno. Adesso però sentivo il bisogno di una nuova sfida e cercavo una squadra per ripartire. Ho trovato nel Tiferno una società importante, organizzata e che ha molta voglia di crescere, come me del resto”.