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Milan-Lazio, Giroud negativo al tampone: per la partita di domani…

redazionecittaceleste

L’attaccante francese è guarito a tempo di record: oggi le visite di rito, ma Pioli deve decidere se convocarlo o lasciarlo a casa 

Contro ogni pronostico, Olivier Giroud può tornare a disposizione per la partita di domani tra Lazio e rossoneri. L’attaccante francese, trovato positivo al Covid lo scorso 2 settembre, sembrerebbe essere già guarito. Un recupero lampo, considerando l’annuncio arrivato nel pomeriggio di ieri e quindi a praticamente una settimana di distanza dal primo tampone positivo. Questo il comunicato sul sito ufficiale dei rossoneri: “AC Milan comunica che Olivier Giroud è risultato negativo al Covid-19. Il calciatore, domani, verrà sottoposto allo screening medico previsto dal protocollo federale per la ripresa dell’attività sportiva”. In attesa delle visite di rito previste per oggi, allora, viene scontato domandarsi quale sia il destino del francese nella partita di domani.

Tempi tecnici ed emergenza

A livello di tempistiche, per Giroud non dovrebbe esserci alcun tipo di problema. Ad aiutare il nuovo attaccante rossonero anche il fatto che la partita si giochi in casa e non in trasferta, concedendogli probabilmente qualche ora in più di margine. Cosa che potrebbe rappresentare una buona notizia considerando soprattuto la situazione di emergenza in cui versa l’attaccato di Pioli. Fino a ieri, con Giroud fuori dai giochi, il tecnico dei rossoneri aveva a disposizione un Pellegri appena arrivato, un Ibrahimovic appena recuperato da un lungo infortunio e Rebic. Insomma, gli uomini non mancavano ma certo le condizione, che fossero fisiche, tattiche o di ruolo, non erano esattamente delle migliori. Ma lo scenario potrebbe comunque restare tale.

Cosa può accadere

Anche se Giroud dovesse riuscire a riottenere l’idoneità in tempi sufficienti, Pioli potrebbe ugualmente decidere di lasciare a casa l’attaccante francese. Otto giorni di assenza totale dai campi di allenamento non sono pochi e Giroud non è esattamente giovanissimo. Portarlo in panchina - decisamente improbabile in ogni caso vederlo dall’inizio - potrebbe rappresentare una tentazione non necessaria. Come detto, l’emergenza non è numerica: le alternative non mancano. E considerando il tour de force che i rossoneri, come la Lazio, saranno chiamati a fare, Pioli potrebbe decidere di non convocare ugualmente il francese.