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Lazio, a Torino sfida inedita tra fratelli. Sembra incredibile, ma in passato…

Milinkovic

Nella prossima sfida di campionato, i due fratelli serbi si affrontano in una sfida inedita: in casa Lazio non è la prima volta che accade

redazionecittaceleste

Fratelli coltelli. Giovedì sera allo Stadio Olimpico di Torino ci sarà una sfida della sfida. Torino-Lazio, ma non solo. In casa Milinkovic-Savic questa volta non sarà semplice fare il tifo, perché Sergej e Vanja giocheranno uno contro l’altro; è un confronto inedito in Serie A, con i due fratelli serbi che si sfidano per la prima volta. Il portiere ha conquistato la titolarità della porta granata, e si accinge a affrontare il fratello dopo aver scalato le gerarchie all’interno del proprio club vincendo la concorrenza con l’ex laziale Berisha. E allora - occhi negli occhi - domani sera si sfideranno ancora come quando, giocando sotto gli occhi dei loro amichetti, si sfidavano da bambini.

Non sarà una serata semplice per la loro sorella minore Jana, tanto meno per i loro genitori che pur separati da tempo, saranno combattuti nel vedere i loro due figli maschi combattere l’uno contro l’altro per i tre punti; genitori famosi, quelli dei Milinkovic-Savic: il papà è stato un calciatore di buon livello nel campionato austriaco, la mamma ha giocato nella Nazionale serbe di pallacanestro. Una famiglia di sportivi che - al fischio finale - saprà accettare il verdetto che arriverà dal terreno di gioco. Per chi tiferà mamma Miljiana? E per chi parteggerà papà Nikola? Probabilmente entrambi faranno il tifo per un pareggio, almeno in questa occasione.

Ma non è la prima volta che in una sfida tra Torino e Lazio, due fratelli si trovano uno di fronte all’altro. Anzi. C’è un precedente che risale al 1953, e allora in campo i fratelli furono addirittura tre! Era la Lazio dei Sentimenti, con Lucidio a difendere la porta laziale e Primo - tenace difensore - appostato a ridosso dell’area di rigore laziale. Dall’altra parte in maglia granata, c’è il loro fratello Vittorio che da un paio di stagioni si è trasferito a Torino dopo aver giocato anche lui nella Lazio. A fine partita, saranno i due fratelli laziali ad esultare; la formazione biancoceleste vince per uno a zero, il gol vincente lo realizza

A dodici minuti dal termine, Sentimenti IV para un calcio di rigore di Farina. E Vittorio? Ha deciso di non calciare il penalty, ed il motivo è molto semplice: un errore darebbe spazio a fantasiose congetture, una realizzazione comprometterebbe almeno per qualche settimana il rapporto con il fratello Lucidio che a quel punto gli negherebbe il saluto.