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Monza-Lazio, Palladino: “Rammarico per la ripresa. Il calcio deve tanto a Sarri”

redazionecittaceleste

Tutte le parole del tecnico del Monza, Raffaele Palladino, intervenuto in conferenza stampa al termine della gara persa contro i biancocelesti

Il suo Monza comunque merita gli applausi del suo pubblico. La prova dei ragazzi di Palladino è ammirevole, sempre vogliosa di provare a riaprire la partita. Al triplice fischio di Marcenaro però a far festa è la Lazio che grazie ai colpi di Pedro prima e Milinkovic poi archivia la pratica Monza e consolida il secondo posto in classifica allungando a +5 sul terzo posto. Al termine della partita il tecnico del Monza, Raffaele Palladino, è intervenuto in conferenza stampa per commentare la prestazione dei suoi:

Potevate mettere la Lazio più in difficoltà sugli esterni?

"Era proprio quello che abbiamo cercato di fare e lo abbiamo fatto bene nel primo tempo con Ciurria, un po' meno sulla sinistra. La Lazio ci toglieva la profondità, è una squadra completa che sa difendere e attaccare conoscendo i momenti della partita. Siamo stati bravi a giocare bene, il rammarico c'è nel secondo tempo quando ho sostituito i due esterni d'attacco ma non siamo stati lucidi e veloci a cambiare gioco da una e dall'altra parte. Il calcio è fatto anche di individualità che hanno risolto la partita. Mi focalizzerei molto sulla prestazione nostra, abbiamo affrontato sempre la seconda classifica. Queste partite ci danno delle buone indicazioni".

Ciò che si è visto comunque è una grande capacità di palleggio e partecipazione alla fase offensiva a tanti calciatori.

"Di certo mi fa piacere che si percepisca questo, nonostante giochiamo contro squadre sulla carta superiori a noi. Questa squadra ha coraggio a giocare seguendo i nostri principi di gioco, occupazione degli spazi e soprattutto giocando a calcio. Mi piace che la squadra cresca di partita in partita, i risultati sono figli anche di episodi ma il percorso è in continua crescita".

Le hanno fatto piacere le parole di Berlusconi? Ha detto anche che ci sono obiettivi più alti della salvezza.

"Ringrazio sempre la proprietà, ringrazio Berlusconi e Galliani per la fiducia che mi hanno dato e sono felice di vivere questo sogno che mi hanno donato. L'obiettivo è la salvezza: che va ancora conquistata e certificata. L'altro obiettivo è fare più punti possibili da qui alla fine, c'è da dare un segnale importante in vista della prossima stagione. Un conto è chiudere il campionato da quindicesimi, un conto da decimi o ottavi. Va dato un segnale importante, ogni partita deve essere giocata come una finale".

Al di la della sconfitta Palladino, cosa lascia di buono la partita contro la Lazio?

"Abbiamo affrontato una grande Lazio, noi li abbiamo messi in difficoltà. Loro sono forti ed allenati benissimo, da un maestro di calcio come Sarri. Purtroppo abbiamo subito il primo gol in maniera rocambolesca. Le nostre chance le abbiamo avute, poi nella ripresa il calcio di punizione con cui hanno raddoppiato ci ha tagliato le gambe. Però la squadra è stata matura, il Monza è rimasto in gara fino alla fine. Il rammarico è quello purtroppo di non aver fatto gol. Ma questa partita ci aiuterà a far crescere molto in futuro"

Nella ripresa cosa è successo? Si poteva fare qualcosa di più?

"Nel primo tempo potevamo fare anche meglio, dovevamo andare di più con i quinti specie a sinistra. Nel secondo tempo dopo il gol abbiamo provato a cambiare qualcosa, ma questa volta le sostituzioni non ci hanno dato qualcosa in più. Non sono riusciti ad entrare in gara, specie Colpani e Mota Carvalho. Ma perché la Lazio è stata abile a chiudere tutte le linee di passaggio. Ripeto, il rammarico è stato non aver concretizzato le nostre chance. Più o meno è stata una partita simile a quella dell'andata"

Sarri ha parlato molto bene di lei. Palladino cosa pensa di Sarri?

"Sarri penso sia un maestro, il calcio italiano deve tanto a Sarri perché le sue squadre sono un piacere da vedere e difficili da affrontare. Io da esordiente in A ho solamente piacere ad affrontare uno come lui. Lo ringrazio per le belle parole spese nei miei confronti, è una grande persona ed un grande allenatore"

Cosa pensa di Zaccagni? Si aspettava una Lazio con Immobile e non con Felipe Anderson?

"Abbiamo provato entrambe le soluzioni, Anderson ed Immobile sono comunque due ottimi attaccanti. Zaccagni è forte, penso che bisogna sempre dare il massimo con la propria squadra per arrivare in Nazionale. Poi ci penserà il nostro CT Mancini che è bravissimo"

Continua l'assenza del gol degli attaccanti? Quanto pesa questo fatto?

"Io però non rimprovero gli sbagli o gli errori tecnici degli attaccanti. Noi ci lavoriamo tanto, anche Gytkiaer ad esempio ci sta andando vicino. E ne abbiamo parlato. Io mi preoccupo se non dovessimo creare occasioni, ed invece fra Cremonese e Lazio ne abbiamo costruite tante. Prima o poi il gol arriverà"