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La miglior difesa è l’attacco: i fantastici quattro (più Lazzari) per sognare

Joaquin Correa

La Lazio batte il Genoa 4-3 in una gara con tanti alti e bassi. I biancocelesti sono stati praticamente perfetti per 75', giocando una grandissima gara

redazionecittaceleste

La Lazio batte il Genoa 4-3 in una gara con tanti alti e bassi. I biancocelesti sono stati praticamente perfetti per 75', giocando una grandissima gara a cui il vantaggio di 4-1 stava addirittura strettissimo. Perin era stato preso a pallonate, mettendoci la pezza più di una volta. I "fantastici 4" hanno sciorinato un calcio fuori dagli schemi, che rasenta la perfezione. Come successo spesso nell'era Inzaghi nelle ultime gare (ricordate l'intesa Immobile-Keità o Immobile-Felipe Anderson con le goleade tra le altre a Palermo, Sampdoria e compagnia nei primi anni con il tecnico piacentino in panchina?) la Lazio si libera mentalmente, raggiunge un'intesa pazzesca e gioca a memoria o quasi. Soprattutto davanti. Come riportato dalle pagelle, tra i migliori in campo ci sono stati sicuramente i quattro già citati. Immobile (un gol, un rigore conquistato e un assist), Luis Alberto (un gol e un assist), Correa (due gol) e Milinkovic sono stati sontuosi. Con alcune azioni da far vedere alle scuole calcio, per gli esteti di questo gioco. A loro ci aggiungiamo anche Lazzari(un assist) in formato maxi come i suoi quattro compagni. Quando si accendono questi cinque non c'è n'è per nessuna difesa. Il "Tucu" con due doppiette consecutive sembra essere quello più in forma di tutti, finalmente concreto anche sotto porta.

Se l'attacco ride, la difesa piange

 Luis Alberto

Ma i dolori cominciano dietro. Se gli attaccanti sono stati i migliori con voti superiori al 7 per tutti, in difesa il discorso è l'inverso con mediocrità e insufficienze che piovono. In un reparto privo di Acerbi, si salva il solo Radu, che prova a dire la sua a dispetto della carta d'identità. Ma gli altri sono tutti in sofferenza netta, a partire da Reina (sempre più in difficoltà nelle ultime gare) e Marusic (occorre ripristinarlo come esterno), passando per Lulic e il subentrato Cataldi, autore di un intervento sciagurato. Meglio Hoedt ma comunque lontano da una sufficienza piena.