Trentasette anni compiuti a luglio ma sempre la stessa voglia e capacità di incidere. Ha infiammato l’Olimpico in quattro giorni Pedro e ora non vuole fermarsi. Anzi, rischia di trovare sempre più spazio a destra, dove Isaksen, Tchaouna e Noslin sembrano ancora incompiuti. Due volte titolare nelle due gare europee e due volte decisivo. Nella prima con un assist e con un palo che gli ha negato la gioia del gol, nella seconda ha partecipato invece alla festa con un gol e un assist. In rete anche contro l’Empoli, lo spagnolo è l’asso nella manica di Baroni.
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Pedro mette la freccia: la Lazio ha un’opzione in più sulla destra
Il calciatore spagnolo, decisivo nelle ultime gare, può diventare un’alternativa concreta sulla trequarti a destra: i giovani vanno a rilento
Ieri, impegnato a Tenerife dove ha ricevuto un premio, non si è allenato: poco male per il tecnico biancoceleste, impegnato a gestirlo tra un riposo e una presenza in campo. “Bisogna avere qualcosa dentro, altrimenti si smette... La voglia di vincere le partite o una Coppa, tutto questo spinge un giocatore ad allenarsi meglio. Non è facile quando gli anni aumentano, ma bisogna avere la giusta mentalità. Serve rimanere concentrati, se uno si allena bene poi le cose riescono pure nelle gare ufficiali”. La strada è tracciata, Baroni ha avvisato: i giovani biancocelesti imparino dal canario.
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