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PRIMAVERA | Lazio-Ascoli finisce 1-1: Crespi sbaglia un altro rigore. Ora…

redazionecittaceleste

Miracoloso Magro in almeno tre occasioni: tiene a galla i biancocelesti, poi non perfetto sulla punizione del pareggio. In classifica ora...

Posta in palio altissima quest’oggi al Fersini: si affrontano le due capoliste, Lazio e Ascoli, alla ricerca della vetta solitaria. Si apre subito con una gara delicata il girone di ritorno dei biancocelesti, si apre invece con un minuto di silenzio la sfida a Formello dopo la scomparsa di Tavecchio. L’importanza della posta in palio si nota subito dal ritmo in campo sin dall’inizio: Lazio e Ascoli partono subito fortissimo, affrontandosi a viso aperto e colpo su colpo. Il primo quarto d’ora però scorre via senza particolari occasioni da una parte e dall’altra. E allora serve un calcio piazzato per sbloccarla. Al 19’ va Bertini dalla bandierina ed è bravissimo Ruggeri a svettare su tutti e a portare in vantaggio la Lazio, segnando il secondo gol consecutivo. Sei minuti più tardi occasione colossale per l’Ascoli sugli sviluppi ancora di un corner: Camilloni spara alto di testa da due passi.

Lazio graziata, ma l’Ascoli insiste alla ricerca del gol del pareggio. E gli ospiti ci vanno vicinissimi al 32’ con un tiro a giro di Palazzino, ma è fenomenale Magro ad allungarsi sulla sinistra e deviare in angolo. Due minuti dopo altra parata clamorosa su un colo di testa ravvicinato di Franzolini, ma l’arbitro segnala comunque il fuorigioco del calciatore dell’Ascoli. Nel finale di tempo si accende Sana Fernandes, che si guadagna una punizione allo scadere. Sugli sviluppi del calcio piazzato la palla termina alta sopra la traversa, è l’ultima azione del primo tempo, che si chiude senza recupero. Nessun cambio poi a inizio secondo tempo, né da un lato né dall’altro. Al 57’ altro miracolo di Magro che respinge la conclusione a botta sicura di Cosimi. Subito dopo reclama un rigore l’Ascoli per un presunto tocco di mano in area di rigore, ma per l’arbitro non c’è nulla.

Si scaldano gli animi: al 59’ arriva il giallo per Nosdeo, tecnico dell’Ascoli. Subito dopo cambia Sanderra: fuori Napolitano, dentro Balde. Due minuti dopo percussione di Bertini che dribbla due giocatori e va al tiro dal limite, ma Raffaelli devia benissimo in angolo. Al 63’ tegola per Sanderra, costretto a un altro cambio: problemi per Floriani, al suo posto entra Bedini. Al 73’ doppio cambio per l’Ascoli: fuori Gennari e Camilloni, dentro Sasanelli e Caucci. Tre minuti è bravo Balde a involarsi sulla fascia destra e a mettere dentro un pallone che diventa preda di Sana Fernandes. Il classe 2006 tenta un dribbling e viene steso: nessun dubbio per l’arbitro, rigore per la Lazio. Dal dischetto va Crespi, ma il numero 9 sbaglia ancora una volta e si fa parare il secondo rigore consecutivo. Si resta sull’1-0, ma soprattutto resta vivo un Ascoli mai domo.

E infatti all’80’ arriva un grosso rischio per la Lazio: è provvidenziale Dutu a stendere l’avversario involato verso la porta. Giallo inevitabile per lui, ma giallo anche per Franzolini per proteste. Ma Palazzino non perdona dalla punizione seguente. Calcia benissimo il giocatore dell’Ascoli, non perfetto questa volta Magro nel piazzamento e ospiti che fanno 1-1. All’83’ arriva il giallo anche per Ruggeri. Tre minuti dopo doppio cambio anche per Sanderra: fuori Crespi e Sana, dentro Bigonzoni e Colistra. La Lazio accusa il colpo e l’Ascoli spinge, l’arbitro concede quattro minuti di recupero, ma non succede più nulla. Al Fersini finisce 1-1: le due squadre restano insieme in vetta, ma l’Ascoli è definitivamente in vantaggio negli scontri diretti.