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PRIMAVERA | Lazio, Milani: “Felice del rinnovo. Il contatto con la prima squadra…”

Milani
Il terzino della squadra di mister Stefano Sanderra, fresco di rinnovo, interviene ai microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste
Michele Cerrotta

Fresco di rinnovo fino al 2027, il terzino della Lazio Primavera biancoceleste Alessandro Milani interviene ai microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste. Queste le sue parole: “Il rinnovo è sicuramente un bel traguardo dopo due stagioni in Primavera. Sono molto felice, ringrazio il direttore per la fiducia. Ho voluto io tutta la famiglia presente, il direttore mi aveva detto di firmare anche prima, ma ho voluto tutti presenti. Sicuramente c’è tanta emozione, la chiamata per il ritiro con la prima squadra è stata inaspettata. Sono andato ad Auronzo molto felice e motivato, ho provato a dare il meglio. È stato molto duro con gli allenamenti del mister, ma ce l’abbiamo fatta.

Ho vissuto esperienze bellissime andando all’estero, penso anche alla Youth League con Atletico Madrid e Celtic. Stadi bellissimi, con l’esperienza di andare anche vedere la Champions la sera con la prima squadra. Purtroppo non l’abbiamo potuta rifare, ma è stato bellissimo. Auronzo? L’ho saputo due giorni prima. Un giorno di riposo dopo il ritiro con la prima squadra, quindi siamo andati in Messico e poi siamo andati a Southampton e Cadice. Mister Baroni è una bravissima persona, parla con noi giovani ed è disponibile. E ha dimostrato in allenamento di essere un bravissimo mister.

Sicuramente vedere giovani esordire sprona e incoraggia, ho visto anche due 2005 entrare in Supercoppa con l’Atalanta. È uno stimolo per far meglio, speriamo di ripercorrere il loro percorso. Ci sono i miei genitori dietro tutto questo. Io abito a un’ora e mezza da qui, ho fatto avanti e indietro per cinque anni e ora negli ultimi due sono entrato in convitto. Devo ringraziare mamma e papà per quanto fatto, io sono di Latina. È stata lunga per cinque anni, tanti chilometri. Non mi sono mai fermato in questa estate, senza riposo. Ho staccato solo una settimana, trovando dopo il ritiro con la prima squadra una Primavera preparata con giocatori bravi. Mancano i ragazzi dell’anno scorso, il gruppo, ma cercheremo di fare ancora meglio quest’anno. Sicuramente questi tre anni in Primavera sono serviti molto, l’anno prossimo spero di fare un’esperienza con i grandi, servirebbe molto per la mia crescita.

Ho sentito Ruggeri, Crespi: mi sono sembrati tranquilli. Il gruppo lo scorso anno è stato l’arma principale, eravamo molto uniti dentro e fuori dal campo. Ci volevano bene. Poi in campo la palla viaggiava e noi giocavamo. Sono andati via in pochi, la maggior parte è rimasta. Noi più grandi cerchiamo di inserire i nuovi, di far star bene i giovani. I piazzati? Ci lavoriamo un po’ il venerdì a fine allenamento, ma dipende tutto da come calci. Sono sempre stato abituato a tirare da fuori, è una mia caratteristica. Un’ispirazione? Theo Hernandez, sono fissato. Mi piacciono la falcata, la progressione, la tecnica e il tiro da fuori che ha. Mi ispiro a lui.

Quest’anno l’assenza di Saná si farà sentire nel puntare l’uomo, ma cercheremo di dare il massimo. Lo scorso anno qualcuno ci ha sottovalutato, quest’anno le squadre saranno un po’ più preparate ma saremo sempre la solita squadra che andrà avanti con umiltà e lavoro. Sanderra? Mi ha migliorato moltissimo nella fase difensiva, non ero capace. In tre anni mi ha rivoluzionato. Nel settore giovanile avevo sempre fatto terzino o quinto, ma lavoravamo poco in fase difensiva.

Il campionato? Ogni partita è a sé, ci sono partite toste. L’Empoli è una buona squadra, ma le prossime tre saranno più toste. In questa prima fase dobbiamo essere bravi a rimanere lucidi, perché la condizione fisica ancora non è al massimo. Dobbiamo essere solidi dietro e poi sfruttare le occasioni in avanti. Dopo la vittoria con l’Empoli ha ragione il mister, c’è stato poco caos. Ne abbiamo fatto di più in pullman. Il cabinista della squadra? Di Tommaso. Il capitano? Nazzaro, ma dopo tre anni mi sento un leader. Io non sono uno che parla molto, sono silenzioso e chiuso”.