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QDL – Delio Rossi: “Mercato? Programmazione in ritardo di due anni. E su Milinkovic…”

L'ex tecnico della Lazio ha detto la sua sui biancocelesti e su Sergej Milinkovic-Savic. Ecco le parole di Delio Rossi

redazionecittaceleste

L'ex allenatore della Lazio, Delio Rossi, è intervenuto ai microfoni di Cittaceleste TV e di Radiosei per parlare dei biancocelesti. In diretta con Stefano Benedetti e Federico Terenzi, nella trasmissione Quelli della Libertà, il mister si è espresso sulla stagione europea, sull'Hellas Verona, prossima avversaria della Lazio, e sul mercato:

L'Europa

"Il campionato si gioca in dieci mesi, le partite d'Europa invece sono scontri diretti. Molto dipende dal momento in cui due squadre si incontrano. Certamente il campionato olandese non è paragonabile ad altre leghe. D'altro canto, l'Ajax è una squadra importante. Stando alla partita, forse i lancieri avrebbero meritato di più. Ma la stagione è strana e ci stiamo abituando a determinate anomalie. Le quali favoriscono sempre le squadre più attrezzate. Pensiamo ai nerazzurri di Conte: paradossale pensare che sia meglio uscire dalla coppa. Con meno impegni sono riusciti a gestire meglio il campionato. Molte squadre fanno di tutto per andare in Europa e poi sono felici se escono prima del tempo. I club che giocano con frequenza sono più abituate a certi ritmi. Questo vale per la Lazio della mia epoca e di quella di adesso. Una società come la Juventus è più preparata delle altre, ad esempio. L'esperienza non è tutto: ci vuole anche una certa predisposizione per scendere in campo in certe competizioni".

L'Hellas Verona

"Con il Verona può essere difficilissima o facilissima. Non sarà una partita intermedia, secondo me. L'Hellas non ha grosse pretese, le maggiori motivazioni ce l'ha la Lazio che è vincolata ad ottenere tre punti se vuole recuperare in classifica. La trasferta rischia di essere piuttosto insidiosa".

Sergej Milinkovic-Savic

"Per dare un giudizio concreto dovrei averlo allenato. Tuttavia, dal punto di vista tecnico mi sembra uno dei centrocampisti più bravi del campionato. Sa fare tutto. Ha ancora grossi margini di miglioramento, soprattutto sotto l'aspetto della continuità. I grandi giocatori sono quelli che fanno la differenza nelle grandi partite: lui non ci riesce con costanza. Questo è l'ultimo step per diventare un grandissimo. La sua personalità va ad intermittenza. Può trascinare i compagni. Sarei curioso di scoprire il suo rapporto con il gruppo".

Il mercato

"Bisognava pensarci già due anni fa a portare in rosa qualche alternativa. Ci sono giocatori che si stanno esaurendo. Non è che bisogna aspettare di rompere la macchina per fare il tagliando, certe cose si programmano prima. Forse non è stato fatto a dovere. Parlavamo dell'Ajax, loro mandano in campo giocatori giovani per far accumulare loro esperienza. Dopodiché valutano se rivenderli. Io, se fossi alla Lazio, avrei già pensato ai rincalzi. Capisci che le cose cambiano quando ti alleni al cento percento ma poi, la domenica in campo, rendi la metà. Succede da un momento all'altro".