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QDL – Nicita: “Nella Lazio ancora lavori in corso. Per l’Europa League…”

Maurizio Sarri

Le parole di Maurizio Nicita per Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei 

redazionecittaceleste

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TVRadiosei, Maurizio Nicita, giornalista della Gazzetta dello Sport. Argomento di giornata, un commento sulla partita di sabato e sull’imminente esordio in Europa League. Di seguito le sue parole.

 Sarri

La partita

Il mio Milan-Lazio? La cosa più preoccupante è quanto detto da Sarri alla fine, vuol dire che la squadra non è convinta. O, più probabilmente, non ha le gambe per fare la partita aggressiva che voleva fare Sarri. La Lazio restava troppo passiva, il goal di Leao è frutto di tre passaggi in area permessi agli avversari. I rossoneri però al momento sono sicuramente una squadra in gran forma. Detto questo non mi preoccupo e so che sono chiari a Sarri e alla squadra i limiti. Mi ricordo anche cosa disse Sarri a Empoli, quando la Lazio vinse grazie alla qualità dei giocatori ma senza imporre il proprio gioco. Sono ancora lavori in corso e speriamo che le partite europee aiutino. Secondo me Zaccagni e Basic potranno dare molto alla Lazio in termini di qualità e riusciranno a rendere la squadra competitiva su più fronti”.

L’Europa e la situazione

Se giochi una finale di Europa League e arrivi quinto secondo i presidenti hai fallito la stagione. La rosa di Sarri non è così profonda per andare in fondo a ogni competizione, vedremo. Poi ricordiamoci che quest’anno cambiano le regole dell’Europa League. I gironi di Lazio e Napoli sono complicati, possono arrivare secondi e possono dover prendere una squadra molto forte. Io penso che dipenda dalla mentalità: Sarri punta sul calcio aggressivo e senza questo la squadra diventa molto più debole e vulnerabile. Il suo limite è quello di partire e finire sempre con un unico meccanismo, anche con i cinque cambi. Sarri è molto bravo a creare un binario che, quando i giocatori iniziano a seguirlo, fa diventare la squadra davvero forte e divertente da vedere. Però è una cosa non intercambiabile, non ci sarà mai un cambiamento di atteggiamento tattico”.