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QDL – Repice: “Si torni a parlare di pallone. L’Italia ha stravinto l’Europeo”

redazionecittaceleste

Le parole di Francesco Repice per Quelli della Libertà, in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei Francesco Repice, voce di Tutto il calcio minuto per minuto. E anche voce narrante per Radio Rai durante l’intera avventura degli Azzurri negli ultimi Europei. Di seguito le sue parole.

Le parole di Francesco Repice

Le persone si stanno allontanando dal calcio? Negli ultimi anni a Roma quale giocatore è arrivato degno di essere accolto in pompa magna? Nessuno, tant’è che arriva Mourinho e hai visto che succede. Senza considerare che si parla di cose che con il pallone c’entrano poco: discorsi economici, ricerche di mercato. Bisogna parlare di pallone. Basta, non si parla più di pallone: ripeto, io voglio parlare di pallone. È arrivato Felipe Anderson? Benissimo, ma nessuno che parla di che giocatore arriva, com’è diventato dopo i campionati al West Ham, se è migliorato, se ha perso qualcosa e ha guadagnato altro. Si parla della formula del trasferimento invece, ma di questo cosa importa alle persone? Dobbiamo ricominciare a parlare di pallone, senza dar retta al chiacchiericcio continuo”. 

Sull’Europeo

Il discorso dopo i rigori? Non mi ero preparato nulla, ma nei giorni in cui ero in Inghilterra sentivo sempre “it’s coming home, football’s coming home”. E ho pensato che in effetti sì, stava tornando a casa, ma in Italia, dove è nato nel ‘400 a Firenze. Quel loro modo di fare mi mandava al manicomio. Adesso penso che Mancini abbia già in testa il prossimo Mondiale: ora non siamo più outsider, ma ci arriviamo come nazionale che ha stravinto gli Europei. E non solo per la partita con l’Inghilterra, ma per come abbiamo condotto l’intero torneo. Recupereremo anche pedine importanti, da Sensi a Pellegrini, passando per Spinazzola e Zaniolo. Arriviamo lì e tutti devono temerci. Credo che Mancini stia studiando delle soluzioni, anche valutando anche la situazione di giocatori come Bonucci e soprattutto Chiellini. Con loro due dietro i tanti fortissimi attaccanti di cui si parla non l’hanno mai strusciata. Mancini secondo me è il vero talento della Nazionale”.