Sarri in Blues: gli obiettivi della Lazio dal Chelsea (tra verità e rumors)

Blues is the color, football is the game. Un verso preso di parola, forse, da Maurizio Sarri. Il tecnico biancoceleste, pur avendo vissuto una sola stagione in quel di Londra, sponda Chelsea, ha ben assimilato la passionalità che solo il calcio inglese sa conferire. È proprio lì, in fin dei conti, che è nato il football, il calcio. Quando parla di Premier lo fa sempre con parole impegnate nel miele, Sarri. Sarà forse per questo, o più semplicemente perché seppur per un solo anno ha avuto modo di allenare grandissimi calciatori, che l'occhio al mondo Blues ce lo strizza sempre. Anche in ottica di calciomercato. Sono diversi, da luglio ad oggi, i nomi made in Chelsea accostati alla Lazio. Andiamo a ripercorrerli tutti, cercando di capire anche dove si cela il vero e dove il faceto.

Lazio-Chelsea: cosa c'è di vero

In principio fu Loftus-Cheek. Il centrocampista è stato accostato alla Lazio ben prima che firmasse Toma Basic. Il suo nome può risultare tutto sommato verosimile: nell'annata con Sarri in panchina, Loftus-Cheek ha collezionato il record di presenze con il Chelsea, arrivando addirittura in doppia cifra di gol. Quando Maurizio ha salutato, lui ha fatto altrettanto, passato in prestito al Fulham. Ha fatto rientro alla base, ma non ha più trovato lo smalto del tempo sarriano. Insomma, con Sarri ha fatto faville ed al mister piace. Il sodalizio potrebbe continuare, perché no, in maglia Lazio. Possibili anche le voci relative a Kepa. Nonostante lo screzio di FA Cup (quando Kepa non lasciò il campo per far spazio a Caballero) anche lui ha dato il meglio di sé con Sarri in panchina. Al Chelsea, poi, è chiuso da Mendy. Alla Lazio potrebbe rilanciarsi, Sarri lo accoglierebbe a braccia aperte.

Più irrealistiche, invece, le ipotesi Marcos Alonso e Hudson Hudoi. Il primo è tornato titolare per via dell'infortunio di Ben Chillwell (stagione finita) motivo per cui non lascerà Londra a gennaio. Il secondo non è affatto il bomber che cerca Sarri come vice Immobile. Talentuoso sì, rapido anche, ma sicuramente più abile come esterno che come punta di riferimento.