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Lazio, Stendardo difende Tare: “Frasi travisate che non fanno piacere”

Tare
Guglielmo Stendardo, ora professore all'Università Luiss, ha voluto chiarire la polemica legata alle affermazioni di Tare sulle altre società

redazionecittaceleste

Le parole di Igli Tare in merito alle società italiane hanno sollevato qualche polemica. Soprattutto per la sua definizione di alcuni top club come "società tecnicamente fallite". Frase pronunciata in occasione di una lezione del corso di management dello sport tenuto da Guglielmo Stendardo. L'ex difensore della Lazio, laureato in legge dal 2010, è docente di rito all'università Luiss di Roma, dove ha ospitato l'attuale DS della Lazio. In un'intervista rilasciata all'edizione odierna del CorriereDelloSport Stendardo ha voluto chiarire il pensiero espresso da Igli Tare:

Sulla lezione: "La lezione è partita dalle origini del diritto sportivo. Ho fatto una panoramica, poi è iniziato il dibattito con le domande degli studenti. Io affrontavo la parte relativa alla giustizia sportiva. Igli portava la sua esperienza dal punto di vista economico e manageriale parlando del sistema calcio e devo dire che è stato bravissimo"

Sulle società 'tecnicamente fallite'"Tare non si esprimeva dal punto di vista tecnico, non avrebbe potuto criticare il Milan campione d’Italia o la Roma che ha vinto la Conference. Si parlava di economia, anche di plusvalenze e di ammortamenti. Includeva la Lazio, non solo le società di cui si è parlato. Lotito, rilevando il club biancoceleste, ha ripianato una situazione pesantissima. Altre società, come Fiorentina e Napoli, sono passate dal fallimento. Oggi diversi club hanno bisogno costante di essere ricapitalizzati attraverso l’intervento dei soci. Senza risanamento da parte degli azionisti rischierebbero il fallimento. E’ stata estrapolata e distorta una frase che ha fatto rumore"

Sulla difesa del sistema nei confronti di certi club"La domanda era: “Direttore,come mai nel calcio ci sono società che hanno tutti questi debiti e in un altro sistema sarebbero fallite?”. Tare ha risposto che il sistema calcio non ha sostenibilità, perché i ricavi sono spesso inferiori ai costi, gli stipendi salgono, in Premier i diritti tv sono tre volte superiori. Viviamo dentro la difficoltà. E poi ha detto quella frase. Ma il sistema permette di gestire le perdite. Mi sembra di aver letto, anche sul vostro giornale, che le normative a volte consentono di aggirare l’indebitamento"

Sulle lamentele di altri club"Non sono arrivate segnalazioni. Sono soltanto polemiche mediatiche. Ho ricevuto i complimenti da parte dell'università per aver messo in risalto la parte economica nel corso. Non fanno piacere le frasi travisate. Avere Igli dietro la cattedra lo considero un valore aggiunto e un motivo d'orgoglio per il mio corso"

Sulla presenza di tifosi romanisti"C'erano, certo, ma si rideva. Qualche ragazzo ha detto che Pellegrini è più forte di Milinkovic. E Tare ha risposto “parlate sempre di Milinkovic”. Erano battute, solo sul web è uscita la parte polemica. Gli studenti hanno capito che si stava anche riferendo all'indebitamento della Lazio"

Sulla Conference come 'il torneo dei perdenti'"Gli è uscita una battuta da tifoso. L’hanno presa a ridere gli stessi studenti. Tare stava parlando della Conference e dell’Europa League, ricordando la differenza, in termini di ricavi, rispetto alla Champions. Rimarcava quel divario per la stessa Lazio. Non voleva sminuire il percorso della Roma. Sottolineava quanto pesi piazzarsi tra le prime quattro della Serie A"

Sulla propria difesa nei confronti di Tare"Non ha bisogno di essere difeso e non deve difendersi da nulla. Il concetto era chiaro, la polemica andava chiarita. Con Igli ho un rapporto di stima ed amicizia reciproca. Spero di avere Lotito come ospite in futuro. Il resto appartiene al passato, nella vita e nel lavoro serve avere la capacità di guardare avanti. Con la Lazio conservo un ruolo professionale e umano profondo"