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Lazio News – Marotta: Così ho scippato Inzaghi a Lotito

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L'amministratore delegato racconta la notte decisiva: "Simone era a cena con Lotito, ed era in imbarazzo. Ma ancora non aveva firmato..."

redazionecittaceleste

A più di un anno di distanza dal divorzio tra la Lazio e Simone Inzaghi, l’amministratore delegato dell’Inter rivela i dettagli dello scippo a Claudio Lotito. Beppe Marotta non ha mai avuto un rapporto idilliaco con il patron laziale, e sulle colonne del Corsport racconta come lo ha beffato nella trattativa della scorso anno. “Avevamo avuto un contatto con Max Allegri prima di prendere Inzaghi - spiega l’ad nerazzurro - perché non immaginavamo che ci fosse la disponibilità di Inzaghi a venire all’Inter. Allegri era libero e dopo l’addio di Conte rappresentava un profilo interessante”. L’attuale tecnico della Juventus - tuttavia aveva appena trovato l’accordo con Agnelli per tornare sulla panchina bianconera.

A quel punto, è partito l’assalto all’allenatore della Lazio che in quelle ore stava trattando il proprio rinnovo con il club biancoceleste. Inzaghi aveva atteso - invano - diversi mesi per firmare il proprio rinnovo. Mentre la Lazio aveva già contattato Rino Gattuso che scelse di andare alla Fiorentina. A quel punto, alla Lazio non restava che convocare Inzaghi per prolungargli il contratto. Ma qualcosa in quelle 24 ore dev’essere andato storto. L’ad dell’Inter Marotta svela i particolari ufficializzando una storia che in molti già conoscevano, ma che adesso ha la certificazione dell’ufficialità dei diretti interessati.

Abbiamo chiamato Inzaghi ed era a cena con Lotito - racconta il dirigente nerazzurro - Simone era evidentemente imbarazzato. Ma la nostra intuizione e la tempestività con cui lo abbiamo fatto firmare sono state decisive”. Simone Inzaghi non aveva ancora firmato con la Lazio, ed era al corrente del retroscena legato a Gattuso. A quel punto, dopo essere rimasto sulle spine per mesi, e non fidandosi più dei suoi stessi dirigenti, decise nel giro di una notte di accettare la corte del club nerazzurro. “Quando un allenatore, o un giocatore, resta per troppi anni in una stessa squadra - conclude Marotta - è giusto che provi un’esperienza nuova, un’esperienza di crescita”.