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Torino-Lazio, Sarri a LSC: “Retta la loro aggressività, peccato per gli errori”

Maurizio Sarri
Le parole di Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, nel post partita contro il Torino ai microfoni ufficiali del club

redazionecittaceleste

Non passa la Lazio di Sarri all'Olimpico Grande Torino. Bisognerà ripartire da quanto fatto durante il secondo tempo dove, dopo un primo tempo un po' troppo passivo, è uscita una buona Lazio che tuttavia non è riuscita a trovare il gol. Proprio mister Sarri al termine della partita, ai microfoni di Lazio Style Channel ha parlato per commentare il pareggio e l'atteggiamento dei suoi.

Sul match: "La partita era questa. Era chiaro che dovevamo reggere la loro aggrassitivtà che ci aspettavamo maggiore nel primo tempo anziché nel secondo e così è stato. Era andato tutto come previsto, peccato che abbiamo sbagliato tante occasioni. A fine partite si parla di sofferenza, ma secondo le statistiche è finita cinque palle gol a uno per noi. Abbiamo fatto una prestazione solida". Sul fraseggio: "Loro ci venivano uomo contro uomo, avevano un'aggressitvità feroce:o muovevamo la palla di prima o era tutto rischioso, ma bene o male la partita l'avevamo preparata così. Primo tempo da stare sul pezzo gicoando sulle seconde palle e poi una seconda parte di gara dove avremmo dovuto risolverla. Peccato che non siamo riusciti a concretizzare le occasioni avute".

Sulla difesa: "La prestazione difensiva è stata buona da parte di tutti, escluso un tratto di primo tempo dove dovevamo stare più bassi e non riuscivamo a scalare sui quinti. La prestazione però è stata di ottimo livello". Sull'episodio finale: "Alla fine il tempo era scaduto, se lui fischia la fine sul colpo di testa è normale, ma invece ha fischiato quando abbiamo preso palla. Per questo si sono arrabbiati i giocatori. A volte gli arbitri se le cercano". Sugli esterni: "Non è che superi questo livello di aggressività se inverti gli esterni. Felipe a tratti è stato troppo basso e si faceva prendere facile. Doveva tagliare di più verso l'interno, ma era concentratissimo sulla fase difensiva. Lui vuole difendere sul terzo e sul quinto, ma dovrebbe solo sul terzo". Infine su Marcos Antonio: "Si è mosso bene ed è entrato in un momento con loro in calo quando la gara era meno fisica e più adatta a lui".