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Udinese-Lazio, Sarri in conferenza: “Il miracolo o si fa o non si fa”

Maurizio Sarri
Tutte le parole del mister Maurizio Sarri intervenuto in conferenza stampa al termine della partita di oggi contro l'Udinese di Andrea Sottil
redazionecittaceleste

La Lazio vince e convince. Espugna la Dacia Arena e porta a casa tre punti di fondamentale importanza per la corsa Champions. Al termine del match contro i friulani, MaurizioSarri si è recato in sala stampa dove ha risposto alle domande dei giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni.

Possiamo dire che con questa vittoria si aggiunge un mattoncino importante all'ottima stagione della Lazio? Oggi la Lazio è più che in un piede in Champions League. La scaramanzia parla di 2 punti ma la Lazio oggi ha fatto un ottimo risultato, oggi si sente di aver contribuito al 60%-70% di questo miracolo? 

Il miracolo o si fa o non si fa. Ci mancano questi punti da fare oppure rimane un miracolo e c'è una bella differenza. Si deve rimanere sereni e non dare ascolto a nessuno perché errori di questo tipo si sono già fatti. Si deve affrontare una partita di quelle che io non affronterei mai perché sono pericolosissime. Ti butti verso una partita con una convinzione di poterla vincere e se dopo mezz'ora sei ancora 0-0 rischi di andare in totale confusione. Quindi bisogna rimanere belli concentrati e con la speranza di festeggiare insieme al nostro pubblico nel nostro stadio.

Si può pensare di costruire la Lazio intorno a Luis Alberto?

Lo dimostrano le mie scelte. Da novembre in poi è diventato un altro giocatore. E' diventato un giocatore totale. Grande partecipazione difensiva e con la stessa qualità tecnica in fase di impostazione di prima con le stesse qualità. Un giocatore che io vorrei tenere se lui vuole rimanere. Il l più grande errore che noi si può fare è trattenere un giocatore che non vuole rimanere però se Luis rimane volentieri, io sarei molto contento.

Non le sembra riduttivo che l'Udinese riduca tutto a questo rigore non dato? Perché mi pare che Provedel abbia fatto la prima parata al 92esimo minuto con presa alta 

Io penso che se si fa ognuno una discussione in cui si prendono le parti della propria squadra, allora io posso dirti che c'era un altro rigore in mezzo per noi. Perché l'intervento su Immobile è vero che è post tiro in porta però è vero che se Immobile non viene messo giù può andare sulla ribattuta del portiere. L'intervento su Pedro lo sbilancia. E' un rigore che io non darei però io andrei alla sostanza. Nella sostanza questa è una partita che ci lascia rammarico per aver vinto solo 1-0. Potevamo vincere più largamente.

Le piacerebbe di più festeggiare questo traguardo domenica contro la Cremonese oppure già da domani qualora la Juventus dovesse essere penalizzata? Il secondo posto diventa un obiettivo alla luce della nuova versione della Supercoppa Italiana?

Intanto pensiamo ad entrare dentro. I traguardi vanno presi uno per volta. Ci mancano 2 punti, andiamo avanti. Se poi c'è la possibilità di arrivare secondi, poi ci penseremo ad Empoli. Domenica bisogna giocare per qualcos'altro. L'obiettivo è quello di festeggiare all'Olimpico con i nostri tifosi. Domani è roba che a noi non interessa.

A proposito del rigore... 

Io ti dico che è rigore ed espulsione però questo è un parlare sempre di parte. L'espulsione c'è per chiara occasione da gol. Immobile libera il destro al limite dell'area piccola, lo toccano  e si può discutere se era chiara occasione da gol. Però si sta enfatizzando una dichiarazione di parte. Io non lo butterei mai fuori,  così si dà rigore ed espulsione, è una follia ma si torna al gioco delle parti...

Contro la Cremonese e l'Empoli sono due partite molto importanti però credo che sia altrettanto importante arrivare a questa parte di campionato in questa condizione. Cosa è cambiato dopo il Torino?

I nostri numeri fisici non sono cambiati mai. Alla fine noi siamo andati in difficoltà con le 3 partite in 6 giorni. Poi nell'ultima partita eravamo già in crescita però si vedeva che la squadra era in crescita e lo abbiamo fatto anche oggi. Dovevo salvaguardare la squadra e volevo prendermi la mia responsabilità ma vedendo i numeri delle partite non è cambiato molto. Io penso che in quel momento lì abbiamo pagato la convinzione superficiale che ormai eravamo dentro. Se molli un attimino... ormai questo campionato è più difficile rispetto al passato. Ormai se molli anche un minimo ci lasci le penne.

La sua squadra fino a La Spezia ha viaggiato come i ritmi migliori della storia della Lazio e oggi ne è venuta fuori in un campo che ha tolto le Champions alla Lazio. Cosa prova?

Provo soddisfazione perché qui il timore a venire a giocare in un campo difficile c'era. Qui hanno pareggiato Napoli, Atalanta e basta. C'è soddisfazione per questo e preoccupazione perché conoscendo l'ambiente di Roma si comincerà a dare tutto per scontato. Sicuramente si può apparecchiare una figura di merda alla prossima partita. Si, io non ho altre espressioni. Non so come esprimermi in maniera diversa e rendere l'idea lo stesso e quindi sono un po' preoccupato.