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Verona-Lazio, Sarri: “Così buttiamo via punti. Sergej ha fatto un miracolo”

Maurizio Sarri
Tutte le parole di mister Sarri che, intervenuto in conferenza stampa, ha parlato al termine della sfida odierna contro il Verona di Zaffaroni

redazionecittaceleste

Una Lazio spenta porta a casa soltanto un punto dalla trasferta di Verona. Un pareggio che frena la corsa alla Champions ma che non rovina nulla, a patto che la squadra ritrovi al più presto se stessa. Intanto, al termine del match, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico biancocelesteMaurizio Sarri.

Possiamo parlare di punti persi?

No, di partita difficile. Era palesemente difficile già in sede di preparazione. Abbiamo affrontato una squadra che porta le avversarie su una gara sporca e aggressiva. L’abbiamo trovata in un momento in cui stanno bene mentalmente e fisicamente. E in un momento in cui devono accorciare sulle avversarie per la salvezza. Eccetto il primo quarto d’ora del secondo tempo l’abbiamo affrontata bene oggi”.

Da inizio anno la Lazio ha pareggiato e perso diverse partite. La mancanza di concentrazione può minare l’obiettivo?

Senza concentrazione oggi avremmo preso quattro gol come lo scorso anno. C’è stato un momento di sbandamento e sono d’accordo, ma la nostra squadra ha lottato stasera. Parlare di mancanza di concentrazione è irrispettoso”.

Riesce a decifrare questa Lazio altalenante?

Oggi si è fatta una buona prestazione in una serata difficilissima, eccetto il primo quarto d’ora del secondo tempo. Se si parla del risultato e basta, è vero: ci manca continuità”.

Come sta Immobile?

Ciro sta meglio, anche se ha bisogno ancora di crescere. Ma per farlo gli servono minuti. Oggi abbiamo fatto tirare un po’ il fiato a Felipe Anderson che non si era fermato nelle ultime gare”.

Può essere un problema psicologico il rientro dall’intervallo?

Quando coinvolge 25 persone è difficile individuare se c’è una causa precisa. La prima cosa da fare è prenderne atto e provare a rientrare diversamente in campo. Così stiamo buttando via punti. A fine partita ho detto alla squadra che ero contento dal punto di vista caratteriale, ma che bisogna riflettere su questa problematica”.

Come mai solo due cambi?

Con l’ingresso di Vecino eravamo a posto dal punto di vista della fisicità. Luis Alberto poteva soffrire la fisicità ma non volevo rinunciarci: ci poteva fare uscire dalle pressioni avversarie. In campo c’erano soltanto pochi giocatori con i novanta minuti giovedì. La squadra nel finale mi sembrava in crescita”.

Un giudizio sulla prova di Cataldi?

Aveva un qualcosa, mentre stavamo rientrando all’intervallo il dottore mi ha detto che avrebbe dato un’occhiata a Cataldi per un brutto colpo sul quadricipite. Poi ha perso un paio di palloni improvvisamente, non so se sia una concausa. La sostituzione chiaramente doveva essere fisica in quel momento”.

L’arbitraggio ha innervosito Milinkovic?

Milinkovic penso abbia fatto un miracolo. Avessi giocato io non avrei mai finito la partita con due o tre decisioni prese su di lui. È stato bravo, magari si è innervosito ma non ha preso il giallo: ha fatto tanta roba”.

Hai temuto nel finale di lasciare anche un punto?

No, solo nel primo quarto d’ora del secondo tempo. Nel finale pensavo di andare a vincerla”.

Che impressione le ha fatto il Verona? Può salvarsi?

Dipende da quanto riescono a prolungare l’approccio di queste partite. Se continuano possono farcela, ma per il modo di giocare senza tenuta fisica diventa difficile”.