Missione compiuta. I centoventi minuti di partita certificano i meriti della squadra di Sarri che esce alla distanza schivando qualche insidia. Un primo tempo interessante, una ripresa giocata con minor intraprendenza, qualche insidia e - nel finale - due occasionissime per chiudere la pratica prima dei supplementari. Le scelte iniziali non sono state pienamente convincenti, alla fine hanno deciso la qualificazione gli uomini che sono entrati dalla panchina. Milinkovic è il solito mattatore che gioca in ampiezza e in profondità, Felipe Anderson sembra ispirato, Luis Alberto va avanti a scarto ridotto, ma mette nelle condizioni Muriqi di colpire di testa indisturbato. Il kosovaro spara a salve.
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IL COMMENTO – Piccoli passi in avanti, in attesa dell’esame Atalanta
La squadra di Sarri risolve la partita con il solito gol di Immobile nei supplementari. La squadra è in crescita, ma servono conferme
Nella ripresa la partita si fa spigolosa. Alla fine saranno tredici gli ammoniti sul taccuino dell’arbitro. L’Udinese cerca di imporre la propria fisicità, la Lazio risponde con determinazione. Servono un paio di interventi di Reina per blindare la porta. L’estremo difensore si oppone con prontezza di riflessi a Success, poi con discreta fortuna ferma Beto. La prestazione del portiere spagnolo è impreziosita da tre uscite alte che evitano ulteriori problemi alla sua difesa. Nel finale di partita, Milinkovic, Raul Moro e Immobile hanno la possibilità di trovare il vantaggio, ma alla fine nessuno dei tre riesce a infilare la porta friulana. Si va ai supplementari.
La partita - come detto - la decidono gli uomini che entrano dalla panchina. Lancio calibrato di Cataldi, pallonetto di Immobile e qualificazione in cassaforte. Alla fine, la risolve sempre lui. La Lazio non brilla, ma passa il turno. Le assenze di Acerbi, Radu, Pedro e Basic, alle quali si aggiunge quella di Zaccagni a partita in corso, limitano parzialmente la squadra, ma la risposta è positiva. Così come - è positivo - il fatto di mantenere la porta inviolata per la seconda partita consecutiva. Al fischio finale, giocatori felici e consapevoli di aver appreso la lezione di Sarri. "Da qui in avanti, ci divertiremo". E se lo dicono loro, c’è da credergli.
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