Volevo giocare nella Lazio: la storia di D’Amico in un libro di Gianluca Atlante

Chi è l’unico grande numero dieci della storia del nostro calcio a non aver messo d’accordo il proprio talento con l’azzurro della Nazionale? È ovviamente Vincenzo D’Amico. ‘O’Rey di piazza Roma’ come lo chiamavano a Latina, la sua città, gli amici del quartiere Nicolosi. Ed è così che lo chiama Gianluca Atlante nel libro “Vincenzo D’amico – Volevo giocare nella Lazio”, scritto per Lab DFG.

Vincenzo D’Amico – Volevo giocare nella Lazio

L’oratorio salesiano a Latina, la Lazio, l’infortunio al ginocchio, lo scudetto a diciannove anni con una squadra dannata, il viaggio lampo a Torino, il ritorno al capezzale di una Lazio in balia di mari agitati. Sono queste le fasi di una storia, quella di D’Amico, raccontate e ripercorse all’interno del libro. E ancora: i due gol in un derby impari, i tre al Varese per evitare la serie C, l’amore per Simona, il fratello Rosario e i figli Matteo e Niccolò. Insomma, La storia di un uomo capace di illuminare a giorno campi in erba e pozzolana. Il romanzo di un calciatore d'altri tempi.

Gianluca Atlante

L’autore è Gianluca Atlante. Nato a Latina il 12 ottobre 1964. Da trentancinque anni è una delle firme più importanti del quotidiano Latina Oggi di cui è capo della redazione sportiva. Giornalista professionista, è al suo quarto lavoro letterario. Ma soprattutto, come si evince dalla delicata dedica di inizio libro, è un grande laziale. D’altronde, solo da una penna biancoceleste poteva nascere un libro che trasuda, dalla prima all’ultima pagina, di amore per un giocare per sempre ascritto nel firmamento della storia laziale.

L’evento a Latina

Il libro verrà presentato mercoledì 24 aprile nella Latina di Vincenzo D’Amico: alle ore 17 presso il circolo cittadino sito in piazza del Popolo, 2. Una festa biancoceleste con tanti ospiti d’eccezione e con la presenza speciale del falconiere Juan Bernabé e dell’Aquila Olimpia. Saranno presenti, oltre alla famiglia di Vincenzo D’Amico, nomi illustri della storia della Lazio, tra cui i campioni del 1974. A moderare l’incontro il direttore di Cittaceleste, Stefano Benedetti.

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