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ROMA - A mezzanotte del 20/02/2020 Ciro Immobile compirà 30 anni tondi tondi. In una data particolare composta da solo zero e due in otto cifre, l'attaccante della Lazio entrerà di diritto nella fascia degli "enta". Eppure a vederlo giocare sembra ancora quel ragazzino che al Pescata aveva voglia di conquistarsi un posto nel calcio che conta. Oggi Immobile ci è riuscito e lo deve anche alla Lazio. In passato l'ex attaccante del Torino tentò la fortuna persino all'estero, approdando al Borussia Dortmund prima e al Siviglia poi. Non trovando però la sua giusta dimensione. Chissà che non sia stata anche la nostalgia di casa a frenarlo. Successivamente a riportarlo in Italia fu la Lazio di Claudio Lotito, il presidente dei capitolini investì su di lui per il futuro del club. Ciro venne chiamato a Roma con il difficile compito di sostituire una leggenda come Miro Klose. Quel ragazzo napoletano oggi si è fatto uomo e ha battuto quasi tutti i record alla Lazio, diventando a tutti gli effetti uno dei marcatori più prolifici di sempre. Per non parlare del pubblico, ormai quello con "King Ciro" è un amore indissolubile. Lo stesso che il numero diciassette prova per la sua bella Jessica. Adesso i pensieri di Immobile sono solo per i festeggiamenti che lo attendono, non esiste passato né futuro, ma solo il presente. E questo stesso presente è un periodo storico che sta esaltando tutto il pubblico di fede biancoceleste, facile rivedere in lui i miti del passato. Chi ha vissuto Giorgio Chinaglia e chi Bruno Giordano, ma ben presto i bambini che oggi restano ammaliati dal centravanti capitolino diventeranno adulti, e potranno un girno anche loro raccontare di aver vissuto un campione del genere.
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