ROMA - Quando il campionato 2019/20 è finito, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina aveva chiesto un minor numero di tamponi da effettuare ai calciatori perché il ritmo e i costi erano difficilmente sostenibili. Oggi, a distanza di un paio di settimane all'inizio della stagione 2020/21, il CTS ha detto di no. Secondo il comitato tecnico scientifico il protocollo dovrà essere lo stesso di qualche mese fa: i test molecolari continueranno ad essere effettuati ogni quattro giorni. La proposta della Lega era invece quella di fare tamponi ogni otto. Ciò dimostra quanto il livello di allerta sia ancora estremamente elevato. Secondo il CTS la situazione epidemiologica di adesso non permette di abbassare la guardia. Questo fa pensare a quanto lontano sia un eventuale ritorno del pubblico negli stadi.
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Coronavirus, il numero dei tamponi ai calciatori non verrà ridotto
Il CTS ha confermato il protocollo sanitario dello scorso campionato. La situazione sanitaria non consente di abbassare la guardia
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