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Coronavirus, Troglio: “Campionati sospesi con ritardo”

coronavirus: parla Pedro Troglio

L'ex calciatore della Lazio Pedro Troglio, ora vive in Honduras ma ancora degli affetti in Italia. Ecco il suo pensiero sul coronavirus

redazionecittaceleste

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ROMA - L'ex calciatore della Lazio, Pedro Troglio, ha commentato la situazione in Italia legata al coronavirus. L'ex biancoceleste ha ancora sua figlia che vive nel Bel Paese e sa che la situazione non è facile. Nel frattempo che svolge il ruolo di direttore sportivo all'Olimpia, in Honduras, ha trovato modo di rilasciare alcune parole per il quotidiano El Litoral:

"Dopo lo stop del calcio in Europa, anche gli altri Paesi dovevano agire di conseguenza. Bastava vedere cosa stava succedendo per rendersi conto che sarebbe stata la scelta migliore. Invece si è continuato per un'altra settimana. Adesso bisognerà attendere la normalità prima di poter ripartire. Fin a quel momento scordiamoci di giocare a pallone. Coronavirus? In Honduras siamo alla seconda settimana di coprifuoco. Tutto è stato chiuso, mentre il supermercato apre una volta a settimana. La situazione è generalmente questa per chiunque. Mia figlia (che vive in Italia ndr) ha alcuni sintomi, così come il suo compagno. Ma vengono curati. La grandezza degli eventi è dettata dal numero dei morti e dal fatto che non è stato possibile nemmeno dargli degna sepoltura. C'è chi non ha potuto nemmeno ricevere visite in clinica. Sarà dura ricostruire il Paese, ma tutti devono cambiare le proprie abitudini".