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Gol annullato a Lapadula, il regolamento dà ragione alla Lazio

redazionecittaceleste

L'episodio della rete annullata all'attaccante del Lecce ha fatto discutere, ma il regolamento sembra chiarire ogni dubbio

ROMA- Vince la Lazio contro il Lecce, ma il presidente dei salentini Sticchi Damiani ha tuonato nel post partita, accusando Manganiello di aver indirizzato la gara con il suo arbitraggio definito "cervellotico". In particolare è l'episodio del goal  di Lapadula sulla ribattuta del rigore parato da Strakosha a Babacar che fa discutere. Il direttore di gara ha annullato la rete poiché l'attaccante dei salentini era entrato in area prima che il suo compagno di squadra calciasse verso la porta laziale. I leccesi hanno fatto notare che al momento del tiro in area c'erano anche tre difensori biancocelesti. Vediamo cosa dice il regolamento in merito.

Il regolamento nella suddetta fattispecie parla di rete da annullare quando "c'è un'infrazione da parte del portiere o del calciatore che esegue un calcio di rigore o entra in area prima dell'esecuzione di un calcio di rigore da parte di un attaccante o difensore che viene poi direttamente coinvolto nel gioco se il pallone rimbalza da palo, traversa o portiere". Questo vuol dire che, mentre l'infrazione di Lapadula è  prevista dato che raccoglie il pallone dopo la respinta di Strakosha ed è quindi palesemente attivo nell'azione, la presenza dei difensori laziali in area non comporta automaticamente l'annullamento della rete, in quanto questi ultimi non erano in alcun modo attivi dopo il tiro di Babacar.