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Gregucci: “Quando non ha importanza, ma il campionato deve finire”

Lazio; parla Angelo Gregucci

L'ex calciatore della Lazio, Angelo Adamo Gregucci, ha espresso il suo punto di vista circa le sorti del campionato. Per il tecnico la stagione va conclusa

redazionecittaceleste

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ROMA - Angelo Adamo Gregucci, ex calciatore della Lazio ed ora allenatore, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare sia di Vincenzo D'Amico, ospite insieme a lui, che delle sorti dei campionati italiani di calcio:

"Io e D'Amico? Eravamo una gran coppia a tressette e a briscola. Nel 2020 ancora deve nascere una duetto in grado di batterci. Nel gioco ci vuole fortuna, e Vincenzo ce l'ha. Io ci mettevo la testa, lui disorientava e vincevamo. D'Amico è allenato per certe cose, in campo era imbattibile. Sul terreno di gioco era un artista del pallone, chissà uno come lui dove si collocherebbe oggigiorno. Io lo farei giocare libero per il campo, quando gli dai la palla qualcosa succedere. Alcuni calciatori devono essere liberi d'inventare. Vanno bene gli schemi, ma l'estro deve avere ancora spazio. Il suo secondo nome era "talento". Cristiano Ronaldo gioca il suo stesso calcio. Il piede fa la differenza. Quando si scrive un libro è la mano che conta, non la penna. Crujiff nell'Olanda era quello che riceveva più palloni direttamente dal portiere, superava le linee e dribblava. Questo la dice lunga. Il lavoro è necessario, ripeto, ma se hai un giocatore capace di dribblare l'uomo hai un vantaggio. Questo è ciò che mi ha sempre affascinato di questo sport, ma ora sembra che il calcio vada verso un'altra direzione. Pensate che D'Amico ha vinto lo scudetto ma non ha potuto giocare la Champions League. Un evento più unico che raro. Ripresa dei giochi? Con i miei calciatori stavamo cominciando a prepararci. La tecnologia ci sta aiutando molto, così come i preparatori. Vedremo quando nelle categorie minori si potrà riprendere. Non credo che il Paese, sotto il punto di vista del calcio, non stia facendo una bella figura. Troppi interessi in ballo, lasciamo da parte le dichiarazioni. L'ultima parole spetta a chi è competente in materia di salute. Una situazione così non si è mai vista, il resto d'Europa nemmeno ha capito come fare. La Lazio ha interesse a riprendere, il Brescia meno ad esempio. A parer mio terminare il campionato è doveroso. Anche se sarà d'estate, pur che sarà presente la sicurezza".