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Il Messaggero – Nesta: “Nuova maglia simile alla ‘mia’. Scudetto? Dipende anche dagli avversari”

Lazio: le parole di Nesta

L'ex capitano della Lazio, Alessandro Nesta, ha gioito per la decima vittoria consecutiva dei biancocelesti in campionato

redazionecittaceleste

ROMA - Back to the future. Supera Eriksson, sfata un altro tabù e si inserisce con prepotenza nella lotta scudetto. Simone Inzaghi è il condottiero di una Lazio che non ha paura. Una filosofia condivisa da tutti a Formello: dai giocatori, Milinkovic su tutti, al presidente Claudio Lotito. «Cosa ci manca per essere da scudetto? Adesso poco», spiega l’allenatore che, lasciandosi sfuggire un sorriso, evita voli pindarici. «Ora dobbiamo pensare alla gara di Coppa Italia contro la Cremonese», l’adagio ripetuto a fine gara, ma sognare è più che lecito. Il possibile titolo (prima della gara dell’Inter con l’Atalanta) di campione di inverno non gli interessa: «Non avevo fatto questo conto». Meglio concentrarsi sui prossimi impegni, provando a godersi un momento fantastico. La decima vittoria consecutiva in Serie A gli consente di scrivere un’altra pagina di storia biancoceleste, «un record che fa piacere, raggiunto contro una squadra forte come il Napoli».

NESTA E INZAGHI

Sven Goran Eriksson nella stagione 1998-99 si era fermato a nove, ma l’anno successivo conquistò il tricolore. Il centravanti era proprio Simone Inzaghi, in difesa c’era Alessandro Nesta, che ieri sera era sugli spalti dell’Olimpico. Brividi forti quando lo stadio, durante la coreografia per celebrare i 120 anni del club, grida a squarcia gola i loro nomi, mentre in campo Immobile e compagni giocano con una nuova maglia che ricorda quella dello storico trionfo. «La divisa è molto simile a quella del nostro scudetto, dovrei vederla da vicino. Se la Lazio ce la può fare? La nostra era una squadra veramente forte. Bisogna vedere cosa succederà più avanti, non solo per la Lazio, ma anche per Juventus e Inter», il commento dell’allenatore del Frosinone. Simone Inzaghi si prende i complimenti, anche da parte di Gattuso, tecnico del Napoli, ma li gira di prima ai suoi uomini, «bravi a crederci sempre». Del resto negli ultimi dieci minuti di gioco la Lazio ha guadagnato ben 11 punti. «Ci crediamo sempre, in ogni momento possiamo decidere la gara Mi piace la consapevolezza e lucidità che abbiamo in certe partite» sottolinea Inzaghi, artefice di una banda che non si pone limite. Difficile individuare un momento esatto in cui è scattato qualcosa nella mente dei giocatori. Più facile ripercorrere le tappe di una cavalcata fin qui sopra le aspettative: «Abbiamo fatto ritiro strepitoso, abbiamo perso qualche punto, ma in campo c’eravamo sempre e i ragazzi hanno anche capito che il loro allenatore era sereno». Nessuno escluso, compreso Berisha, inserito nel secondo tempo e “rimproverato” al momento del cambio per aver perso appena qualche secondo nel togliersi la tuta: «Proverò a coinvolgere tutti». La promessa di Inzaghi che spera di recuperare Correa per la Samp: «Avrebbe voluto esserci, per sabato dovrebbe farcela».