ROMA- Il difensore della Lazio Francesco Acerbi ha scritto a La Repubblica, le sue parole sono state pubblicate nella rubrica "Le lettere deicampioni". Tanti i temi trattati del Leone biancoceleste, in particolare la nostalgia del calcio giocato. Di seguito alcuni stralci della lettera: "Il profumo dell'erba, il suono del pallone, le urla del mister. Quando potrò rivivere queste cose, che adesso mi mancano molto, sarà bellissimo. Significherà che siamo fuori dall'incubo. Meglio stare a casa una settimana in più che sbrigarsi a far ripartire tutto e poi ritrovarsi nel tunnel per altri mesi. Vincere il campionato con la Lazio sarebbe fantastico, ma conta più la salute. L'epidemia non mi fa paura, ho toccato il fondo tante volte. L'immagine più significativa di questi giorni è quella del Papa che prega in una piazza vuota".
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Lazio, Acerbi: “L’epidemia non mi fa paura, ho toccato il fondo tante volte”
Il difensore biancoceleste si racconta in una lettera a La Repubblica
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