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Lazio, già oggi Inzaghi può firmare a vita

Notizie Lazio - Inzaghi

Rinnovo triennale sino al 2024, è attesa solo la chiamata - magari in serata - di Lotito

redazionecittaceleste

ROMA - E' un nuovo inizio. Inzaghi firmerà il contratto tanto sospirato. Possibile già oggi anche se lui si tiene largo: «In settimana...». Rinnovato amore. Un triennale che lo farà diventare l’allenatore più longevo della storia biancoceleste. Un altro primato. Dopo il disgelo durante le vacanze di Natale e i diversi incontri, l’ultimo sabato, ecco il nero su bianco. E’ lo stesso tecnico a rivelarlo: «Siamo a buon punto, con il presidente abbiamo un ottimo rapporto che va al di là del calcio si troverà una soluzione già in questa settimana. Lotito dice che il contratto è pronto e sto aspettando con fiducia. Anche io sono pronto». Il presidente dopo una serie di lunghi pensieri ha deciso di rinnovare la fiducia a Simone. Niente più ostacoli e alibi per nessuno. E’ l’alba di una nuova stagione.

L’IMPORTANZA DEL GRUPPO

Già ma intanto ce n’è una da chiudere. Con la Champions possibilmente. Il bivio che la Lazio ha preso sembra quello giusto. E ieri lo ha dimostrato contro il Sassuolo. Non è stata certo la squadra perfetta vista contro la Roma, ma poco importa. Contava vincere per l classifica e per l’ego. Missione compiuta. La doppia sfida all’Atalanta ora viene vista sotto una nuova luce. Eppure la gara contro De Zerbi, l’altro yuppies della panchina, non era per nulla scontata. Di sicuro c’erano solo i gol. Sempre tanti quando le due squadre si sfidano. Aspettativa soddisfatta solo in parte. Senza Luis Alberto, Inzaghi punta ancora sul gruppo. Dà a Milinkovic la maglia da tuttocampista e a Correa quella da jolly. Insomma dovrebbe fare il Mago, lui appare e scompare più per una condizione fisica non ottimale che per doti da incantatore. Una partita che si gioca tutta sulle invenzioni. Akpa Akpro è un po’ lento a gestire la palla e il Sassuolo ne approfitta. Nasce così il gol di Caputo. L’inizio non è certo dei migliori. Ritmi non alti e poca pressione.

IL PESO SPECIFICO DI SERGIO

Tutto cambia quando Milinkovic entra in partita. Il tecnico chiede che le palle vengano giocati tutti su di lui: lancio lungo per la sua giocata all’attaccante. La Lazio cresce e il Sassuolo viene messo all’angolo. Ed è proprio dal corner che Sergej pareggia con una capocciata potente. È il centrocampista che dal 2015 ha segnato di più di testa: ben 10. La ripresa ha un copione molto simile al primo tempo. La squadra di De Zerbi parte forte ma ha il solito limite di pensarci un po’ troppo. Defrel, Magnani, Djuriric falliscono la chance del raddoppio. I biancocelesti resistono e ripartono grazie alla velocità dei loro esterni: Marusic e Lazzari. L’impressione è che la Lazio abbia il pieno controllo della partita e aspetti il guizzo per colpire. Quell’immobilismo diventato filosofia. E intanto, parlando del mercato della Lazio, arrivano grosse indiscrezioni: >>> "9 trattative possibili a gennaio!"<<<

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