ROMA - Mentre la maggior parte dei club di serie A pensa al mercato di gennaio come alla panacea di tutti i mali, la Lazio non si scompone e interverrà soltanto se necessario. La programmazione meticolosa estiva sta dando i suoi frutti, c'è molto poco da riparare e da migliorare. Sono tre i punti chiave che hanno portano alla sequela di successi biancocelesti. Il primo è sicuramente un attacco che funziona a meraviglia e che si completa. Immobile è il capocannoniere indiscusso del campionato con 17 reti, Correa è diventato più cinico sotto porta e incanta con le sue giocate in velocità. Poi c'è il Panterone Caicedo, capace di regalare tanti punti pesanti alla causa laziale grazie ai suoi goal nei minuti finali. L'attaccante ecuadoregno possiede caratteristiche di gioco che gli permettono di affiancare Ciro e il Tucu con eguale efficacia, Inzaghi ha visto giusto quando in estate ha fatto di tutto per farlo rinnovare, convinto che scendere in campo con il contratto in scadenza potesse distrarlo. Una differenza importante rispetto al 2018 la si è notata anche nella preparazione, che è stata più lunga. Venti giorni di ritiro ad Auronzo più una settimana a Marienfeld. Infine il ritrovo a Formello dal 12 al 24 agosto per prepararsi all'esordio. Nessuna tournèe in paesi lontani, amichevoli europee e con avversari non troppo ostici. L'ottimo lavoro dello staff atletico è testimoniato anche dalla penuria di infortuni fino ad ora rimediati, soltanto Marusic è stato soggetto a ricadute insieme al solito Lukaku. Esiste un terzo elemento da non sottovalutare per la riuscita di una stagione esemplare, la chiarezza dei ruoli in campo. Ognuno conosce esattamente la posizione nella quale verrà impiegato, ci sono coppie per tutti i ruoli con qualche jolly in più, come ad esempio Andrè Anderson a centrocampo.
notizie lazio
Lazio, i tre segreti di una programmazione vincente
I biancocelesti in estate hanno puntato su tre elementi importantissimi per la riuscita della stagione
© RIPRODUZIONE RISERVATA