ROMA - Allegri stravedeva per Milinkovic, lo avrebbe portato volentieri alla Juventus, ma le esose richieste del presidente Lotito hanno frenato qualsiasi margine di trattativa, troppi 100 per il centrocampista serbo. Ora il Sergente si è legato ai colori biancocelesti quasi indissolubilmente con un rinnovo che lo ha blindato fino al 2023 ed un adeguamento dell'ingaggio che lo proietta tra i top player del campionato. Sta giocando leggermente più indietro rispetto al passato, ma Sergej si è adattato benissimo al nuovo ruolo e ha comunque portato a casa 2 goal e 5 assist. In questo momento la scena gli è stata rubata dagli altri tenori, Immobile che continua a segnare tutte le partite, Correa che si è sbloccato e duetta a meraviglia con Ciro, Luis Alberto che incanta con le sue magie. Il gigante serbo può tornare in auge con una prestazione sontuosa contro la Vecchia Signora, che lo ha corteggiato, ma non ha mai affondato il colpo. Trasferirsi a Torino potrebbe essere il coronamento di una crescita esponenziale avvenuta negli ultimi anni, ma vincere qualcosa di importante con la Lazio potrebbe dargli qualcosa in più in termini di gloria personale e di prestigio. Non teme il confronto con i tanto decantati campioni juventini, equiparati a lui in termini di valore di mercato, anzi, vuole dimostrare che il titolo di centrocampista migliore della serie A dello scorso anno è meritato. Andatelo a dire a Pjanic e Matuidi che lo stemmino che lo certifica è sulla maglia di Sergej e non sulla loro.
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Lazio-Juventus, può essere la notte di Milinkovic
Il Sergente è pronto a dimostrare di essere il miglior centrocampista del campionato
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