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—Il presidente dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) Marcello Nicchi ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW Radio su alcuni temi attuali. Ecco le sue principali parole:
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Il presidente dell'AIA (Associazione Italiana Arbitri) Marcello Nicchi ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW Radio su alcuni temi attuali. Ecco le sue principali parole:
"Non credevo mai di dover affrontare un momento come questo, al telefono o in videoconferenza per fare il punto e portare anche un po' di sorriso ai miei arbitri. Sono ragazzi straordinari, studiano, si preparano, si allenano con i programmi che gli abbiamo preparato: sia fisicamente che mentalmente, con alcuni video-quiz. Hanno voglia di tornare presto all'attività, ma temo servirà pazientare ancora un po'. Quando si ripartirà bisognerà tenere in considerazione anche gli arbitri: non solo la A, la B, la C. Ci preoccupano le realtà dilettantistiche. Il rischio è alto, gli arbitri entrano in contatto con tante persone, viaggiano. Bisogna valutare giorno per giorno, se ci saranno le condizioni, siamo i primi ad essere pronti. Coronavirus tra gli arbitri? Per fortuna no. Siamo stati toccati con parenti o amici, ma a livello di atleti in attività zero casi. Siamo uniti, non è stato facile, soprattutto per gli arbitri che avevano diretto le ultime partite dove sono venuti fuori dei contagiati. Siamo pronti appena possibile per una grandissima ripartenza che secondo me ci sarà. Finire la stagione in estate? Va benissimo, per noi non c'è nessun problema. Agiremo con deroghe. I medici sono i veri eroi di questo momento, noi stiamo facendo la nostra parte, lontani da giornali e voci varie. VAR? Non me ne frega nulla, lo dico in sincerità. Se ci sarà meglio, ma se non ci sarà significa che non avremo ambienti sicuri dove poter lavorare. E' un'aggiunta per un calcio migliore, ma se ne potrà fare a meno in momenti come questi".
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