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Notizie Lazio – Cellino: “Capisco Lotito ma non si può giocare oltre il 30 giugno”

Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha rilasciato quest'oggi alcune dichiarazioni a Radio 24 in merito alla ripresa del calcio

redazionecittaceleste

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Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha rilasciato quest'oggi alcune dichiarazioni a Radio 24 in merito alla ripresa del calcio. Il numero uno lombardo è sembrato meno esplosivo del solito e più ragionevole, sebbene abbia confermato ancora una volta la sua posizione. Ecco le sue principali parole:

"E' una tragedia su cui si scherza ancora, vorrei invitare a Brescia chi non capisce cosa stiamo vivendo. La FIFA e il CONI dicono di finirla qui, solo la FIGC dice di no, si faccia due domande. Di andare in serie B non me ne frega nulla, me lo merito, ci vado domani mattina. Nascondersi dietro i problemi economici è sbagliato, l'azienda calcio è come le altre. Tutti abbiamo interessi che si riprenda a giocare. Ma mi chiedo come si fa a giocare a luglio e agosto quando i bilanci chiudono a giugno? Così facendo non capiscono che non si compromette una sola stagione, ma due! Due campionati falsati! I calciatori riprendono senza fare un giorno di vacanza? Si strappano tutti! La soluzione è spostare tutto di un anno, come fatto con Europeo e Olimpiade. Giocare a porte chiuse è una bestemmia per il calcio, non è una soluzione. In Inghilterra non lo faranno mai. E' una truffa costringere i calciatori a togliersi due mesi di stipendio per poi giocare lo stesso tutte le partite in calendario. Capisco la frustrazione di Galliani con il Monza, Vigorito con il Benevento e Lotito con la Lazio tutti penalizzati dal punto di vista sportivo. Questa però non è una situazione normale, e così si pregiudicano due stagioni. A livello mondiale i bilanci chiudono il 30 giugno, e vanno rispettati. A testa alta me ne vado meritatamente in serie B, perché ho fatto schifo tutto l'anno ed è giusto così. Ma è l'unico modo per salvare il calcio. Io dopo il 30 giugno, nel caso si dovesse continuare, non schiererò più la squadra. Che sia chiaro a tutti. Perché ho delle scadenze con le banche e non posso spostare i bilanci, non diciamo coglionate".