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—Oggi, mercoledì 24 giugno la Lazio tornerà in campo, finalmente ci siamo. L'avversario è di quelli da far impallidire: l'Atalanta di Gasperini a Bergamo seppur a porte chiuse, quarta (51 punti, -11 dai biancocelesti) contro seconda, una delle migliori squadre d'Europa. No, non è un'esagerazione ma la spaventosa realtà. Probabilmente il peggior avversario che potesse capitare ai capitolini per questa ripresa, chiamati a dover vincere se vogliono restare nella scia della Juve. Mica facile. L'Atalanta, da quasi quattro anni, è a tutti gli effetti una big del nostro campionato. Sempre tra le prime, qualificazioni europee, final eight di Champions League da giocare, ma soprattutto un gioco spaventosamente bello, a tutto campo, spettacolo e reti. 74 i gol realizzati in questa stagione: ogni giornata serve il pallottoliere. L'artefice è sicuramente Giampiero Gasperini, il vero "Mago" di Bergamo. Il resto lo fa la qualità dei vari Ilicic, Gomez, Zapata, Muriel. Così come sulle fasce, dove dominano Gosens, Hateboer, Castagne. Il punto debole è la difesa, qualche gol in più viene incassato, ma nulla a fronte di quelli realizzati. Su questo dovrà lavorare Inzaghi, oltre a dover catechizzare i suoi in fase difensiva. D'altronde quella laziale è la miglior retroguardia e il secondo attacco del campionato. Le premesse per fare bene ci sono, in più le motivazioni dettate dalla classifica. Davvero però non poteva esserci peggior avversario per ripartire, anche perché gli orobici sembrano non aver mai staccato la spina per questi mesi, come hanno dimostrato domenica contro il Sassuolo. C'è il dente avvelenato con la Lazio, dalla scorsa Coppa Italia, passando per il 3-3 dell'andata. Tutti ricorderanno le accuse di Gasperini ad arbitri e Immobile ("E' un simulatore, si tuffa"). Per poi proseguire con gli screzi tra società in occasione della sfida non giocata a marzo, con Percassi che voleva l'anticipo al venerdì per preparare la Champions e il rifiuto di Lotito. La speranza? Una di quelle giornate no dell'Atalanta, quando incappa in risultati clamorosi come la sconfitta casalinga con la SPAL.