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Notizie Lazio – L’Hellas non vuole finire di sorprendere: l’analisi sul Verona

Notizie Lazio - L'analisi sul Verona

Il Verona di Ivan Juric è la sorpresa assoluta di questa stagione. Non la Lazio, non l'Atalanta ma l'Hellas: ecco come gli scaligeri hanno ribaltato i pronostici

redazionecittaceleste

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Il Verona di Ivan Juric è la sorpresa assoluta di questa stagione. Non la Lazio, non l'Atalanta ma l'Hellas. Alzi la mano chi lo scorso agosto aveva pronosticato gli scaligeri nella parte sinistra della classifica per l'intero campionato con mire europee. Probabilmente nessuno, tanto che Juric era quotato, da addetti ai lavori e bookmakers, come il primo allenatore destinato all'esonero. Quello stesso Juric che oggi è preteso da mezza serie A, ma alla fine ha deciso di restare in gialloblu. Il "miracolo" veronese è stato possibile grazie alla crescita dei tanti giovani in organico oltre ad un mix di giocatori esperti capaci di rigenerarsi all'ombra dell'Arena. Si diceva fossero prossimi alla pensione, con tanti giocatori sconosciuti vicino: retrocessione sicura. Invece ad oggi quella scaligera è una delle squadre più temibili da affrontare. Undici tipo, qualche ricambio di valore, un gioco simile a quello dell'Atalanta, a tutto campo. L'Hellas Verona è un avversario rognosissimo e ha tolto i punti a tutte le big: vittoria contro la Juve, pareggi con Lazio (all'andata), Inter e Atalanta. Una forma fisica spesso strepitoso e la qualità nel fare il proprio gioco ovunque e contro chiunque. La squadra può fare meglio di quella di Mandorlini che arrivò nona nel 2014, il miglior Verona degli anni 2000. Sicuramente per quanto espresso è già la migliore del millennio. Peccato che non vinca da 6 gare, sebbene siano arrivati 4 pareggi alcuni di spessore (Inter, Atalanta). Questi risultati hanno portato gli scaligeri dalla piena zona Europa League ad un tranquillo nono posto.

GIOCO E FISICITA' - Il gioco, basato spesso sulla fisicità, è marchiato dal 3-4-2-1 del tecnico croato. Sulle fasce Lazovic e Faraoni sono i veri uomini in più degli scaligeri. La loro spinta è decisiva, spesso anche in zona gol. Non c'è un attaccante di riferimento, durante la stagione si sono alternati lì davanti ben quattro punte e a volte è stato schierato falso nueve uno dei trequartisti, l'altro punto di forza. La difesa è il fiore all'occhiello, con tante giornate da imbattuto per la sorpresa Silvestri. Rrahmani e Kumbulla le rivelazioni.