Notizie Lazio – Spadafora, quella promessa che sa di minaccia: “Ci penseremo noi”

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In questi giorni non si placano le polemiche intorno al ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, per alcune uscite a dir poco opinabili, con il delirio scatenato sui social. Frasi quasi di odio verso il calcio, chiusura netta verso un mondo di cui dovrebbe essere il primo difensore. Parole forti, che suonano come una minaccia e discriminazione nei confronti del calcio. Tanto da far pensare ad una spaccatura con Conte e il Governo. Una sorpresa? Non per chi ha la memoria lunga. Sin dal primo stop, lo scorso marzo, lo stesso Spadafora aveva puntato il dito contro il calcio reo di non essersi fermato in tempo e di non consentire le partite in chiaro. Poi successivamente denunciava una mancanza di unanimità nel mondo calcistico. E di quei giorni viene fuori una delle sue frasi cult, di quelle che sembrano, adesso, una beffarda minaccia: "Già il calcio ha sbagliato una volta non fermandosi. Adesso non sbaglierà una seconda. Ci penseremo noi (del Governo, ndr) a prendere le decisioni e a far sì che questo non succeda". Ecco spiegato la sua avversione al mondo del calcio, una specie di ritorsione, anche personale, che è ben spiegabile dal suo comportamento di questi giorni.

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