ROMA- Nessun grado di consolazione se paghi ancora una volta troppa presunzione. Giovedì sera Lotito si è catapultato nello spogliatoio dell'Olimpico e ha alzato un altro polverone: «Non c'avete le palle...». Una frase pesante di chi aveva invocato la massima umiltà già lo scorso mese, ma si ritrova in campo una squadra che si sente superiore e alla fine è quasi out dall'Europa addirittura dopo 4 giornate. Un grave danno economico per il patrimonio biancoceleste (solo per le sconfitte è già stato perso più di un milione, senza sedicesimi ne verrebbe a mancare un altro), anche se la società dovrebbe fare mea culpa per un mercato evidentemente non adatto alla triplice competizione. Eppure non sembra essere d'accordo, il presidente. Così, subito dopo la sconfitta col Celtic, ha guardato in faccia giocatore per giocatore: «Ho sempre agito come un padre di famiglia – ha ribadito ieri in un convegno a Rieti – ma ora basta. Oltre al fisico, conta la mente». E' furioso per il terzo ko che compromette la qualificazione quasi definitivamente. Non succede da 10 anni che la Lazio non riesca a superare il girone, esattamente correva l'era Ballardini nel 2009. E allora fece una brutta fine a gennaio l'allenatore. E' un cattivo presagio al momento lontano. Perché Inzaghi ha almeno risollevato le proprio sorti in campionato, ora per lui diventa però obbligatorio centrare la Champions.
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Retroscena Lazio, strigliata di Lotito alla squadra
Il presidente dei biancocelesti ha tuonato dopo la cocente sconfitta con il Celtic
INFERMERIA
Va conservato a tutti i costi il quarto posto, Inzaghi da ieri mattina è già al lavoro a Formello. Ha poche ore di tempo per preparare la sfida al Lecce e fare i conti in infermeria con un improvviso sovraffollamento. Ai box adesso c'è pure Vavro, Radu e Marusic sono stirati e rientreranno subito dopo la sosta del campionato. Persiste il problema alla spalla per Caicedo, per fortuna riecco fra i titolari Correa e Luis Alberto, quest'ultimo tra l'altro non convocato a sorpresa dal ct Moreno. Qualcuno ha rimproverato a Inzaghi il mancato utilizzo dello spagnolo dall'inizio, ma giovedì in panchina era l'unico cambio per provare a cambiare poi il risultato. Inzaghi aveva deciso di far stringere i denti a Immobile, Milinkovic e Caicedo per contrastare gli scozzesi sul piano fisico, nelle intenzioni il numero 10 avrebbe dovuto fare la differenza coi ritmi più bassi nel secondo tempo. Invece lì tutta la Lazio ha avuto un crollo psicologico.
RISCATTO
Adesso si fanno sentire le tossine del tour de force. Inzaghi ha fatto riposare Lulic affaticato, lo rilancerà domani dal primo minuto. C'è Leiva a pezzi a centrocampo, ecco perché può scalpitare Cataldi, in Europa era squalificato. In difesa Acerbi dovrebbe tornare al centro, ai suoi fianchi possono rientrare Patric e Bastos. Oggi sarà già vigilia, serve un ultimo sforzo. I precedenti dicono che, dopo ogni ko europeo, è sempre arrivato in Serie A il riscatto. Per Lotito è il minimo attributo.
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