Spadafora: “Campionato? Manca tanto. Temo una ricaduta dei contagi”

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ROMA - Il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, ha ribadito il concetto di ripresa degli sport attraverso una diretta sul suo profilo Facebook:

"Abbiamo deciso di cominciare con le discipline sportive individuali, concedendo ai professionisti di allenarsi. Dopo penseremo anche agli sport di squadra. Daremo al Comitato Tecnico Scientifico un protocollo con le norme da rispettare. Stiamo lavorando per il calcio e per fare in modo che il 18 maggio possa riprendere. I sondaggi dicono che la stragrande maggioranza degli italiani vuole aspettare prima di ripartire. Il calcio è un elemento economico e sociale importante, ne sono consapevole. Il fisco incassa 1 miliardo e mezzo di euro grazie al calcio, quel fondo viene messo a disposizione di tutte le discipline. Per legge è così. Tutti pagano le tasse, ma una percentuale di quell'introito è per merito del pallone. La Serie A e le altre leghe dovranno ripartire, professionisti e dilettanti. Prima è doveroso mettere tutti in sicurezza, non dimentichiamoci che cosa è successo poco tempo fa. FIGC, CONI e medici sportivi avranno diritto all'ultima parola, il loro nullaosta farà riprendere a maggio gli allenamenti ma attenzione, non il campionato. Questo non è detto, la FIGC vorrebbe ripartire a metà giugno, ma chissà cosa può succedere? Intanto è necessario far ripartire tutti in sicurezza, ribadisco. Tutti gli sport soffrono, ricordiamoci che Europei e Olimpiadi sono state rinviate. Tutti insieme rispetteremo i protocolli. Io non sono uno scienziato improvvisato, non dovete esserlo nemmeno voi".

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