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Fiorentina – Lazio, la partita di Milinkovic-Savic. Dal grande rifiuto al gol con linguaccia al Franchi

Sergej Milinkovic-Savic, centrocampista della Lazio.

Fiorentina - Lazio è sempre una sfida particolare per Milinkovic-Savic, dopo il grande rifiuto ai viola per aver dato la sua parola alla Lazio

redazionecittaceleste

Milinkovic-Savic

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Milinkovic-Savic - Fiorentina, storie di grandi rifiuti, di gol e tanta voglia di Lazio

ROMA - Fiorentina - Lazio per Milinkovic-Savic sarà sempre una partita dal sapore particolare. Sergej nell'estate del 2015 aveva praticamente firmato per la squadra viola, ma sul punto di formalizzare il contratto ci fu il clamoroso dietrofront.

Milinkovic aveva dato la sua parola alla Lazio e non aveva la minima intenzione di tradirla. La dirigenza viola, in particolar modo l'ex Ds della Fiorentina Daniele Pradè non hanno mai digerito il comportamento del centrocampista serbo ex Genk, le sue parole dopo quel rifiuto sapevano di delusione: "Il giorno prima che Milinkovic-Savic arrivasse qui era tutto definito, poi quando ha detto che avrebbe dovuto pensarci ce ne siamo fatti una ragione e ci siamo detti un bel “chissenefrega”. E’ un giocatore che il primo anno avrebbe avuto poco spazio, gli sarebbe servito come inserimento graduale. Non sposta gli equilibri della squadra". Il Ds biancoceleste Igli Tare in passato invece ha ripercorso quei giorni dell’estate 2015, quando stava per portare Milinkovic nella capitale: “Durante il viaggio di Milinkovic a Firenze ero la persona più tranquilla del mondo. Ero certo che avrebbe deciso di venire alla Lazio nonostante stesse nella sede dei viola. Mi aveva chiamato la sera prima per dirmi che sarebbe andato a Firenze per rispetto del padre, ma che la scelta era fatta e che sarebbe venuto alla Lazio. Ci sono pochi giocatori che fanno cose del genere”. Milinkovic scelse la Lazio, che oggi lo ha fatto diventare uno dei centrocampisti più forti del panorama europeo, e che la scorsa stagione ha fatto raggiungere il suo valore di mercato a cifre altissime, dai 120 milioni a salire. A Milinkovic però non è bastato il "grande rifiuto" nei confronti della Fiorentina, perché nella stessa stagione in cui è approdato alla Lazio, nella sfida del Franchi del 9 gennaio 2015, il gigante serbo colpì i viola con il gol del vantaggio della Lazio al 92' (nell'1-3 finale), esultando con la celebre linguaccia nei confronti del pubblico viola. Oltre al danno pure la beffa per i tifosi toscani, che difficilmente si dimenticheranno di lui. Quel giorno per un gioco di intrecci sulla panchina della Lazio c'era proprio Stefano Pioli, l'allenatore attuale della Fiorentina, che domani si ritroverà di fronte proprio Milinkovic, che lo aveva fatto esultare un pomeriggio di 5 anni fa.

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