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ESCLUSIVA – Delio Rossi: “Bisogna pianificare per non commettere gli stessi errori. Milinkovic? Non si è confermato, ma…”

Delio Rossi, ex allenatore della Lazio.

Queste le parole dell'ex tecnico biancoceleste in esclusiva ai nostri microfoni

redazionecittaceleste

Di Lorenzo Ottaviani

ROMA - Il suo bagno nella fontana dopo la vittoria di un derby al 93’ rimarrà nella storia della Capitale, quello di “Behrami Testa e Cuore” per intenderci. Ma DelioRossi non verrà ricordato dai tifosi biancocelesti solo per questo, visto che ha anche portato la Lazio ad alzare la prima Coppa Italia della gestione Lotito nel 2009. Un successo che quest’anno è stato emulato dalla banda di Simone Inzaghi, che però vive ore travagliate. Il suo futuro rimane incerto, anche se la stagione si è conclusa con un doppio sorriso frutto del trofeo vinto contro l’Atalanta e del conseguente raggiungimento dei gironi d’Europa League. La redazione di Cittaceleste.it ha contattato in esclusiva proprio l’ex tecnico per sentire la sua opinione sull’annata appena trascorsa e su quello che può riservare il futuro. Queste le sue dichiarazioni:

Cominciamo con l’argomento più caldo: Inzaghi rimarrà?

“In questo momento la società sta programmando la prossima stagione. Sulla questione non voglio sbilanciarmi, ma le parti devono dirsi in maniera chiara se ci sono i presupposti per continuare insieme. Nonostante la vittoria in Coppa Italia, adesso serve progettare il futuro e confrontarsi”.

Tra i vari nomi per la panchina era uscito anche quello di Tommaso Rocchi, secondo lei è pronto?

“Se Tare e Lotito lo ritengono adatto a guidare la Lazio già da ora, probabilmente lo sarà. Il giudice supremo, come sempre, sarà il campo”.

Come valuta la stagione dei biancocelesti in campionato e in Europa? Serviva uno sforzo maggiore nel mercato di gennaio?

“Simone Inzaghi aveva chiesto altre alternative, probabilmente qualcosa di più adatta fatto. Si è fatto peggio dello scorso anno, questo è indubbio. Nella passata stagione la Lazio aveva lottato per la Champions fino all’ultima giornata e aveva fatto meglio anche in Europa League. Adesso però non è il momento di andare alla ricerca dei colpevoli, ma quello di pianificare il futuro per evitare di cadere negli stessi errori”.

Milinkovic è stato decisivo in finale contro l’Atalanta, ma quest’anno ha fatto un passo indietro rispetto allo scorso. Adesso è cedibile?

“Il serbo rimane un ottimo giocatore, anche se non è riuscito a confermarsi. La sua permanenza dipende da lui, perché qualche offerta arriverà. Se Milinkovic pensa di poter ancora crescere nella Lazio rimarrà, altrimenti chiederà di andar via”.

Capitolo Immobile: ha vissuto una seconda parte di stagione complicata, punterebbe ancora su di lui l’anno prossimo?

“Secondo me non è calato dal punto di vista del rendimento o dell’aiuto per la squadra, ma sotto quello realizzativo. La differenza con Milinkovic è che, onestamente, l’anno scorso Immobile aveva reso al di sopra del suo reale valore. Rimane un attaccante di alto livello che, se vorrà proseguire nella Capitale e sarà motivato, dovrebbe rimanere. Come dico sempre, tenere giocatori poco motivati è la scelta peggiore che una società possa fare”.

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